“I melloni! - rammentò a un tratto quasi destandosi - I melloni d'inverno! Che erano una delizia, così freschi e odorosi: suo padre li teneva nascosti e gelosi come le teste dei santi. Ma dove? Oronzo sfregò uno zolfanello sul muro muffito del solaio: gli veniva di rider, vedere quelle vecchie poltrone sfondate e a gambe aperte come le donne incinte, i cassoni sgangherati dei libri, gli specchi rotti e sonnambolici, le sue marionette. Strano! quel ripostiglio di campagna gli era proprio uscito di mente con tante altre cose, ma adesso era lì. Se allungava una mano, la sua infanzia dimenticata tornava ardente come una girandola.”
Argomenti
ridere , ripostiglio , sgangherato , marionetta , delizia , poltrona , teste , gelosia , inverno , fresca , muro , infanzia , uscita , campagna , strano , libri , padre , vecchio , tratto , solaio , mente , mano , donne , girandola , gambe , proprio , apertoEnrico Panunzio 2
scrittore e poeta italiano 1923–2015Citazioni simili

“Il tempo, questo scultore cui talvolta riescono così bene le teste di vecchio.”
Citato in Le petit philosophe de poche, Textes réunis par Gabriel Pomerand

“Anche quel muro vecchio
anche quel magro cane
anche il gelo nel secchio
gode il sol, stamane.”