
“Ragion contra forza non ha loco.”
IV, 111
Trionfi, Trionfo d'Amore
I Trionfi sono un poema allegorico in volgare italiano in terzine scritto da Francesco Petrarca, e articolato in dodici capitoli raggruppati in sei Triumphi, ciascuno dedicato ad una visione ottenuta dal poeta in sogno. È quindi presente una successione di sei trionfi: Amore, Pudicizia, Morte, Fama, Tempo ed Eternità.
“Ragion contra forza non ha loco.”
IV, 111
Trionfi, Trionfo d'Amore
“Infinita è la schiera degli sciocchi.”
87
Trionfi, Trionfo del Tempo
“Pensier canuti in giovenil etate.”
88
Trionfi, Trionfo della Pudicizia
“Tal biasma altrui che sè stesso condanna.”
I, 118
Trionfi, Trionfo d'Amore
“Nel fuggir del sole | La ruina del mondo manifesta.”
68-69
Trionfi, Trionfo del Tempo
“Stanco già di mirar, non sazio ancora.”
II, 1
Trionfi, Trionfo d'Amore
“Ben è 'l viver mortal, che sì n'aggrada, | Sogno d'infermi e fola di romanzi.”
III, 65-66
Trionfi, Trionfo d'Amore
“Tutti siam macchiati d'una pece.”
III, 99
Trionfi, Trionfo d'Amore
“S'Affrica pianse, Italia non ne rise.”
IV, 83
Trionfi, Trionfo d'Amore
“Passa il penser sì come sole in vetro, | anzi più assai, però che nulla il tene.”
Trionfi, Trionfo dell'Eternità
“… Degna | Di poema chiarissimo e d'istoria.”
I, 35-36, citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 542
Trionfi, Trionfo della Morte