“Si legge non tanto per imparare né in fondo per essere intrattenuti in modo intelligente: lo si fa per lasciare che quella prosa scorra su certe personali stanchezze, o sconfitte, o disfatte, e ne lenisca il bruciore, sciacquando via lo sporco dalla ferita. Così si legge per il puro piacere della lettura – e per salvarsi.” Alessandro Baricco (1958) scrittore e saggista italiano libro Una certa idea di mondo Lettura , Sul piacere , Idea , Modo
“[peste/>] L'esterno del corpo non era a toccare molto caldo, né pallido; ma rossastro, livido e gremito di pustulette ed ulceri; mentre le parti interne erano in tal bruciore che i malati non potevano sopportare d'avere indosso né i vestiti né le biancherie più fini; ma solo di star nudi.” Tucidide storico e militare ateniese Libro II, 49; Pomba, 1854, p. 116 La guerra del Peloponneso
“Törless dunque sedeva immobile, in perfetto silenzio, non distoglieva lo sguardo da Basini ed era completamente immerso nel folle vortice che si muoveva nel suo intimo. E da quello incessantemente emergeva la domanda: che cos'è questa qualità particolare che io possiedo? A poco a poco non vide più né Basini, né le lampade incandescenti, non sentì più il calore animale intorno a sé e nemmeno il brusio rumoreggiante che sale da una moltitudine di persone, quand'anche sussurrino. Come una massa ardente e oscura tutto questo vorticava indistinto intorno a lui. Solo sentiva un bruciore nelle orecchie e un freddo gelido nelle punte delle dita. Si trovava in quello stato di febbre, più interiore che fisica, che tanto amava. Questo stato d'animo, cui si accompagnavano anche impulsi di languore, cresceva sempre di più. Prima, quando si trovava in un simile stato tendeva ad abbandonarsi a quei ricordi che restano dopo che per la prima volta l'alito caldo di una donna ha sfiorato un'anima giovane. Anche quel giorno si risvegliò in lui un simile estenuato calore.” Robert Musil (1880–1942) scrittore e drammaturgo austriaco 1991, p. 120 Il giovane Törless Sulle persone , Animali , Domanda , Silenzio
“Quando giungerà il tempo mio | non voglio che nessuno pianga, | nemmeno te. || Non c′è bisogno di singhiozzi. | Io sono un animale selvaggio, || scacciato dal gregge; || mi trapassi pure la pelle una pallottola, | continuerò a infuriare e scalciare, || la ferita e il veleno porterò correndo | correndo | finché si spenga il morso ed il bruciore; || e non me ne curerò più. || Voglio vivere ancora mille anni. (da Aku” Chairil Anwar (1922–1949) Io), in Bausani, pp. 384-385 Animali , Tempo
“Quando, fanciulla appena, mi concessi | quando mi sciolsi per la prima volta | da quel bruciore acuto di purezza | che sublimava ambiguità tremende | sentii l'impegno che covavo dentro | crescere, quasi a forza di missione.” Alda Merini libro Nozze romane Una Maddalena Nozze romane
“C'era qualcosa di eccitante in una lama affilata come un rasoio, il fatto che ti possa tagliare senza che tu senta nulla, solo un bruciore umidiccio quando fai inizialmente pressione sul taglio, facendo scorrere una parete del taglio contro l'altra, svelando il danno lentamente, per gradi: la sua disgustosa ineluttabilità. Come il coyote dei cartoni animati, che cade solo dopo essersi accorto di fluttuare a mezz'aria.” Simon Ings (1965) Origine: Il peso dei numeri, p. 262
“Un libro aperto è sempre la certificazione della presenza di un vile - gli occhi inchiodati su quelle righe per non farsi rubare lo sguardo dal bruciore del mondo - le parole che a una ad una stringono il fragore del mondo in un imbuto opaco fino a farlo colare in formine di vetro che chiamano libri - la più raffinata delle ritirate, questa è la verità. Una sporcheria. Però: dolcissima.” Alessandro Baricco libro Castelli di rabbia Castelli di rabbia Sulla verità , Sui libri , Sul mondo