Carmelo Bene: Frasi sull'arte
Carmelo Bene era attore, drammaturgo e regista italiano. Esplorare le virgolette interessanti su arte.Quattro momenti su tutto il nulla
Origine: l mal de' fiori, p. 37
...
Variante: [Su un certo "sentimento anti-italiano" che sarebbe "l'ultimo snobismo di massa", C. B. risponde così:] Non mi vergogno d'essere nell'equivoco italiota. Non mi interessano gli Italiani, ecco. Qualunque governo, come qualunque arte, è borghese: tutta l'arte è rappresentazione di Stato, è statale. È uno Stato che si assiste fin troppo. "Se no alla mediocrità chi ci pensa?". La mediocrità, par excellence, è proprio lo Stato. Lo Stato dovrebbe smetterla di governare: si può dare uno Stato senza governo, mi spiego? [... ] Me ne infischio del governo, della politica, del teatro soprattutto[... ] Me ne frego di Carmelo Bene, io. Voi no, ma io sì.
p. 237
... ] L'istrione ha il compito di sgambettare il disegno che il grande attore critico sta allora tracciando sulla scena [... ] Il non-attore è l'artefice per eccellenza: carisma a parte, la sua presenza in scena è poesia. Tutto il resto è teatro. (pag. 1026)
Origine: La voce di Narciso, p. 1039
Origine: La voce di Narciso, p. 1044
“È decorazione l'arte, è volontà di esprimersi.”
Origine: Linguaggio http://it.youtube.com/watch?v=AkcqYUg19Yg&feature=related,
Origine: [it, Liliana Madeo, http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0007/articleid,0134_01_1970_0268_0007_4863932/, Carmelo Bene minaccia di uccidere il critico che gli ha negato un premio, La Stampa, 10, dicembre, 1970, 7, 19-11-2010]
“Quando i gazzettieri scrivono "Shakespeare oltraggiato", "Wilde tradito"”
a parte che il tradimento è la cosa più nobile che si possa fare, soprattutto in teatro – ...bisognerebbe vedere, bisognerebbe sempre chiedere di quale Shakespeare parlano. C'è lo Shakespeare dei romantici. Se questi signori hanno avuto il merito nell'ottocento (gli italiani, i tedeschi, inglesi) di riscoprire il teatro elisabettiano (Marlowe, quindi Shakespeare soprattutto) però l'hanno anche intabarrato in questi loro mantellacci shilleriani, coi quali i personaggi, le situazioni, il mondo di Shakespeare, il teatro elisabettiano non ha niente a che spartire...
Mentre, qualunque critica dovrebbe essere di tendenza, cioè, prima si qualifichi il critico. Non si dà critico, diceva Oscar Wilde, fuori dall'artista.
"D'altra parte" dice "di te ce n'è uno solo ma se non ci pensiamo noi (noi Ministero, noi spettacolo del governo), se non ci pensiamo noi, alla mediocrità chi ci pensa? Vi direi: "Meditate"; ma siccome appartiene alla bagarre della polemica del sociale, del mondano, allora: "Non ci pensate più. Dimenticate. Non ho detto niente".
infatti lui è "il Grande Ufficiale delle Arti e delle Lettere"