Emily Dickinson: Frasi sulla morte

Emily Dickinson era scrittrice e poetessa inglese. Esplorare le virgolette interessanti su morte.
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“Molte frasi ha la lingua Inglese – | io ne ho udita solo una – | Bassa come il riso del Grillo, | Sonora, come la Lingua del Tuono – || Mormora, come antiche Corali del Caspio, | quando la Marea si arresta – | si esprime in nuove inflessioni – | come un Caprimulgo – || irrompe con brillante Ortografia | nel mio semplice sonno – | fa tuonare i suoi Presagi – | finché mi scuoto, e piango || non per il Dolore, che mi ha dato – | ma per lo sprone alla Gioia – | Dilla ancora, Sassone! | Sottovoce – Solo a me!”

J276 – F333, vv. 1-16
Lettere
Origine: La "struttura a indovinello irrisolto" (Bacigalupo) di questa poesia stuzzica la ricerca di una soluzione, ma sembra proprio che ce ne sia una sola: quale può essere la frase inglese che racchiude in sé tutte le immagini evocate nelle tre strofe iniziali, che fa piangere di gioia ad ascoltarla, se non "I love you" ("ti amo")? [Nota di G. Ierolli in Tutte le poesie. J251 – 300 http://www.emilydickinson.it/j0251-0300.html, EmilyDickinson.]

“Poiché non potevo fermarmi per la Morte – | lei gentilmente si fermò per me.”

J712 – F479, vv. 1-2
Lettere
Origine: Citato in I Simpson, stagione 22, episodio 1: «Poiché non potevo fermarmi per la morte, essa benigna si fermò per me.»

“La vita è morte a cui siamo a lungo diretti, | la morte il cardine della vita.”

F502, vv. 1-2
Lettere
Origine: In Tutte le poesie. F501 – 500 http://www.emilydickinson.it/f0501-0550.html, EmilyDickinson, traduzione di G. Ierolli.

“La Morte è un Dialogo fra | lo Spirito e la Polvere. | "Dissolviti" dice la Morte, | lo Spirito "Mia Signora | io ho un'altra Fede."”

J976 – F973, vv. 1-5
Lettere
Variante: La Morte è un Dialogo fra | lo Spirito e la Polvere. | "Dissolviti" dice la Morte, | lo Spirito "Mia Signora | io ho un'altra Fede". (J976 – F973

“Il mio Tutore morendo mi disse che gli sarebbe piaciuto vivere finché non fossi stata un poeta, ma la Morte era troppo Veemente da dominare per me – allora – E quando dopo molto tempo – un'improvvisa luce nel Frutteto, o una nuova foggia del vento turbavano la mia attenzione – sentivo come una paralisi, qui – che solo i Versi mitigavano.”

a T. W. Higginson, 7 giugno 1862, 265
Lettere
Variante: Il mio Tutore morendo mi disse che gli sarebbe piaciuto vivere finché non fossi stata un poeta, ma la Morte era troppo Veemente da dominare per me – allora – E quando dopo molto tempo – un'improvvisa luce nel Frutteto, o una nuova foggia del vento turbavano la mia attenzione – sentivo come una paralisi, qui – che solo i Versi mitigavano. (a T. W. Higginson, 7 giugno 1862, 265