Gesualdo Bufalino: Frasi popolari (pagina 10)

“Il silenzio è stato in fondo una inevitabile profilassi.”

“L'ironia di Dio. Solo un Dio ironico saprei pregare.”

“La morte è uno sverginamento. Portasse anche a una gravidanza!”

“Di sonnambuli e sonnambule sono piene le carte. Non ne ho mai conosciuti. Sarebbe bello se si trattasse di un male inventato, delle strologherie di un poeta.”

“Signore, abbi pietà dei suicidi, risparmia loro l'immortalità.”

“L'amore: un sentimento inventato. Ciò che conta è il gioco della seduzione, il rituale di piacere a qualcuno.”

“È per noia che l'Infinito ha inventato limiti e spazi. Per noia li distruggerà.”

“Ci vuole una certa dose di bestialità per essere un grande attore.”

“[Su Leonardo Sciascia] È come se avessi subito un'amputazione e mi svegliassi senza una gamba, senza un braccio, oggi perdo non solo un amico, ma anche un padre, un fratello, un figlio. In tanti anni di amicizia questa è la prima scortesia che mi fa, morire.”

“I piaceri della vanità non durano in genere più di un orgasmo maschile.”

“L'ossimoro non è una ridondanza ma una contrazione, non uno scialo ma un'economia.”

“Proust, più che umido, è viscoso.”

“Il libro per l'isola? Un vocabolario.”

“Nessuna ingratitudine è pari a quella di ciascuna generazione nei riguardi della precedente.”

“Pericoloso entrare senza frustino nella gabbia dei ricordi. Mordono.”

“Si firmerebbero poche dichiarazioni di guerra se chi le dichiara dovesse per legge firmarle col proprio sangue.”

“Dio violentò l'Eternità: nacque un frutto della colpa e fu il Tempo.”

“Dio è morto creandoci, noi siamo un'opera postuma.”

“Ogni uomo si cangia nel viso con gli anni, ma solo l'ultimo dei suoi ritratti, su un cuscino, gli rassomiglia.”