Frasi di John Ruskin (147 frasi, pagina 2)

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John Ruskin frasi celebri

“Il fine dell'arte è serio come quello di tutte le cose belle: dei cieli azzurri e dell'erba verde, delle nuvole e della rugiada. O sono inutili, oppure hanno una funzione molto più profonda di quella di dare divertimento. Qualunque maggiore o minore diletto noi troviamo in esse, è diverso da quello che traiamo da un gioco o riceviamo da una momentanea sorpresa. Sarebbe materia di una certa difficoltà metafisica il definire la differenza fra i due generi di piacere, ma è semplicissimo per ciascuno di noi avvertire che c'è una differenza di genere fra il piacere di assistere ad una commedia e quello di guardare il sorgere del sole.
Non che manchi una sorta di Divina Commedia – una drammatica mutazione e potenza – nelle cose belle; la gioia della sorpresa e dell'accidente si mescola, in un modo nobile e durevole, nella musica, nella pittura, nell'architettura e nella stessa bellezza naturale con la perfezione di forma e colore eterni.
Ma quando il desiderio del cangiamento diviene la cosa principale, quando non curiamo altro che nuovi suoni, nuove immagini e nuove scene, allora è perduta per noi ogni capacità di godere della Natura e dell'Arte ed ha preso il suo posto un fanciullesco amore per i giocattoli.”

John Ruskin

The Cestus of Aglaia, VIII, § 99

“Economia "pratica"
I capitalisti, quando non sanno cosa fare col loro denaro, convincono i contadini di diversi paesi che ciò che occorre loro sono fucili per spararsi gli uni con gli altri. I contadini perciò comprano i fucili, prodotti dalle fabbriche dalle quali i capitalisti traggono i loro dividendi e gli uomini di scienza il loro divertimento e la loro reputazione.
I contadini cominciano a spararsi a vicenda, in buon numero, finché non sono stanchi, e si bruciano gli uni gli altri le case. Dopodiché mettono giù i fucili e li conservano in torri, arsenali ecc., composti in trofei ornamentali (i vincitori portano anche qualche bandiera sbrindellata nelle chiese). Allora i capitalisti li tassano entrambi, vincitori e vinti, perché paghino annualmente gli interessi sul denaro anticipato per i fucili e la polvere da sparo.
Questo è ciò che i capitalisti chiamano "sapere cosa fare col proprio denaro", e ciò che tutti gli uomini del commercio chiamano l'economia politica "pratica", che è cosa ben diversa da quella "sentimentale."”

John Ruskin

Munera pulveris, prefazione, § 19
Sulla ricchezza

“Il miglior riconoscimento per la fatica fatta non è ciò che se ne ricava, ma ciò che si diventa grazie a essa.”

John Ruskin

Origine: Citato in Selezione dal Reader's Digest, settembre 1997.

“La cosa più nobile che lo spirito umano possa fare a questo mondo è vedere qualcosa, e dire in modo diretto quello che ha visto. Ci sono centinaia di persone che sanno parlare per una sola che sa pensare; ma migliaia sanno pensare per una che sa vedere. Vedere chiaramente è al contempo poesia, profezia e religione.”

John Ruskin

Origine: Citato in Umberto Veronesi, Dell'amore e del dolore delle donne, Einaudi, Torino, 2010, p. 156. ISBN 978-88-06-20133-3

“Quando dico che la guerra è la fonte di tutte le arti, intendo dire anche che è la fonte di tutte le grandi virtù e facoltà degli uomini.”

John Ruskin

“Questa è la vera natura della casa: il luogo della pace; il rifugio, non soltanto da ogni torto, ma anche da ogni paura, dubbio e discordia.”

John Ruskin

Origine: Da Sesamo e gigli.

Frasi sull'arte di John Ruskin

“Questa furia per la visione di nuove cose dalla quale siamo oggi infetti ed afflitti, sebbene risulti in parte dal fatto che tutto è divenuto oggetto di commercio, è ancora di più la conseguenza della nostra sete per l'opera drammatica anziché per quella classica. Perché quando noi siamo interessati alla bellezza di qualcosa, quanto più spesso la vediamo tanto meglio.
Ma quando siamo interessati solo alla vicenda di una cosa, ci stanchiamo di sentire la stessa vecchia storia raccontata tante volte, che si ferma sempre allo stesso punto – e vogliamo subito una nuova storia, nuova e migliore – e il quadro del momento, il romanzo del momento, divengono altrettanto effimeri dell'acconciatura e del copricapo del momento. Questo atteggiamento è totalmente avverso all'esistenza di ogni arte degna di essere amata. Se pensi di gettarla via domani, non puoi neppure averla oggi.”

John Ruskin

Modern Art, § 16
Vera e falsa arte

“Il manierismo di Canaletto è il più degradato che io conosca in tutto il mondo dell'arte. Esercitando la più servile e sciocca imitazione, esso non imita nulla se non la vacuità delle ombre, né offre singoli ornamenti architettonici, per quanto esatti e prossimi. […] Né io né chiunque altro avrebbe osato dire una parola contro di lui: ma si tratta d'un piccolo, cattivo pittore, e così continua dovunque a moltiplicare e aumentare gli errori.”

John Ruskin

Origine: Da Modern Painters, 1843 – 1860; citato in Canaletto, I Classici dell'arte, a cura di Cinzia Manco, Rizzoli – Skira, Milano, 2003, pp. 181-188.

“Il mondo non può diventare tutto un'officina… come si andrà imparando l'arte della vita, si troverà alla fine che tutte le cose belle sono anche necessarie.”

John Ruskin

Origine: Da I luoghi dell'arte, vol. 5.

John Ruskin Frasi e Citazioni

“I libri si dividono in due categorie: i libri per adesso e i libri per sempre.”

John Ruskin

Sui libri

“Quando dico che la guerra è la fonte di tutte le arti: con ciò voglio dire che è la fonte di tutte le grandi virtù e di tutte le facoltà degli uomini; che tutte le nazioni hanno appreso in guerra la precisione dei termini del pensiero; che hanno tratto profitto durante la guerra e sono decadute durante la pace; che sono state istruite dalla guerra e tradite dalla pace; in una parola, che sono nate nella guerra e grazie alla guerra e che sono morte nella pace e a causa della pace.”

John Ruskin

da La corona di olivo selvatico
Origine: Citato in Henry de Montherlant, Il solstizio di giugno, traduzione di Claudio Vinti, Akropolis, Napoli, 1983, pp. 139-140.

Sulla morte , Sugli uomini , Sulla guerra , Pensiero

“La vera ricchezza
Non c'è altra ricchezza che la vita. La vita che include tutte le forze dell'amore, della gioia e dell'ammirazione. Il paese più ricco è quello che nutre il più gran numero di esseri umani nobili e felici; l'uomo più ricco è quello che, avendo perfezionato le funzioni della propria vita al più alto grado possibile, ha anche la più vasta influenza, sia con la sua persona che con i suoi mezzi, nel soccorrere la vita altrui.”

John Ruskin

Unto this last, IV, § 77
Sulla ricchezza

Sull'amore , Sulla vita , Gioia , Ricchezza

“Il capitale
Il migliore e più semplice simbolo del capitale è un vomere ben fatto.
Ora, se tale vomere non facesse altro che generare altri vomeri, come una proliferazione di polipi, per quanto il grande grappolo di vomeri-polipi scintilli al sole, avrebbe perso la propria funzione di capitale.
Esso infatti diviene vero capitale solo attraverso un altro genere di splendore, quando è visto splendescere sulco, divenire splendente nel solco; piuttosto che con l'accrescimento della sua sostanza con la sua diminuzione, per il nobile sforzo dell'attrito. Perciò la vera domanda che dovrebbe essere familiare ad ogni capitalista, come ad ogni nazione, non è "quanti aratri hai?", ma "dove sono i tuoi solchi?", non "quanto rapidamente quel capitale si riproduce?", ma "cosa fa durante la sua riproduzione?" Che sostanza fornisce, che sia buona per la vita? Che opera costruisce, per proteggere la vita? Se non fa nulla di ciò il suo riprodursi è inutile – e se fa peggio che nulla (perché il capitale, così come può sostenerla, può anche distruggere la vita), la sua riproduzione è peggio che inutile; è un prestito con ipoteca di Tisifone, e non è in alcun modo un vantaggio.”

John Ruskin

Unto this last, IV, § 73
Sulla ricchezza

Sulla vita , Domanda , Modo , Nazione

“Non insegnate ai vostri fanciulli mai nulla di cui non siete voi stessi assolutamente sicuri. Poiché è meglio che essi ignorino mille verità piuttosto che abbiano nel loro cuore una sola menzogna.”

John Ruskin

Origine: Citato in Masal Pas Bagdadi, Dizionario affettivo, Giunti, Firenze – Milano, 2011, [//books.google.it/books?id=MS9z2uzYMNAC&pg=PA13 p. 13].

Sulla verità , Cuore

John Ruskin: Frasi in inglese

“Remember that the most beautiful things in the world are the most useless; peacocks and lilies for instance.”

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John Ruskin

Also misattributed to John Steinbeck.
Origine: The Works of John Ruskin: The stones of Venice, v. 1-3

“The highest reward for a man's toil is not what he gets for it but what he becomes by it.”

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John Ruskin

“All art is but dirtying the paper delicately.”

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John Ruskin

Origine: The Elements of Drawing

“When love and skill work together, expect a masterpiece.”

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John Ruskin

Widely attributed on the Internet to John Ruskin; see this Google search https://www.google.com/search?num=50&q=%2B%22When+love+and+skill+work+together%2C+expect+a+masterpiece.%22+%2B%22John+Ruskin%22+-%22Charles+Reade%22&oq=%2B%22When+love+and+skill+work+together%2C+expect+a+masterpiece.%22+%2B%22John+Ruskin%22+-%22Charles+Reade%22&gs_l=serp.12...143064.148395.0.150598.2.2.0.0.0.0.108.196.1j1.2.0....0...1c.1.64.serp..0.0.0.JURsIFvRl34 for thousands of pages containing the quote AND "John Ruskin" but NOT "Charles Reade".

This is actually from Put Yourself in His Place by Charles Reade.
Misattributed

“There is no wealth but life.”

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John Ruskin libro The King of the Golden River

Origine: The King of the Golden River

“Say all you have to say in the fewest possible words, or your reader will be sure to skip them; and in the plainest possible words or he will certainly misunderstand them.”

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John Ruskin

A Joy for Ever, note 6 (1857).
Contesto: For certainly it is excellent discipline for an author to feel that he must say all he has to say in the fewest possible words, or his reader is sure to skip them; and in the plainest possible words, or his reader will certainly misunderstand them.

“Let every dawn of morning be to you as the beginning of life, and every setting sun be to you as its close.”

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John Ruskin

Origine: The Two Paths

“Remember that the most beautiful things in life are often the most useless; peacocks and lilies for instance.”

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John Ruskin libro The Stones of Venice

Volume I, chapter II, section 17.
The Stones of Venice (1853)
Variante: Remember that the most beautiful things in the world are the most useless.
Contesto: You were made for enjoyment, and the world was filled with things which you will enjoy, unless you are too proud to be pleased with them, or too grasping to care for what you cannot turn to other account than mere delight. Remember that the most beautiful things in the world are the most useless: peacocks and lilies, for instance.

“Cookery means…English thoroughness, French art, and Arabian hospitality; it means the knowledge of all fruits and herbs and balms and spices; it means carefulness, inventiveness, and watchfulness.”

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John Ruskin

“Quality is never an accident. It is always the result of intelligent effort. There must be the will to produce a superior thing.”

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John Ruskin

“You can only possess beauty through understanding it.”

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John Ruskin

“Education… is a painful, continual and difficult work to be done in kindness, by watching, by warning,… by praise, but above all -- by example.”

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John Ruskin

“There is scarcely anything in the world that some man cannot make a little worse, and sell a little more cheaply. The person who buys on price alone is this man's lawful prey.”

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John Ruskin

According to Ruskin scholar George P. Landow, there is no evidence that this quotation or its variants can be found in any of Ruskin's works.
[Landow, George P., A Ruskin Quotation?, VictorianWeb.org, 2007-07-27, http://www.victorianweb.org/authors/ruskin/quotation.html, 2013-01-07]
Disputed

“Art is not a study of positive reality, it is the seeking for ideal truth.”

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John Ruskin

“It is not possible to find a landscape, which if painted precisely as it is, will not make an impressive picture. No one knows, till he has tried, what strange beauty and subtle composition is prepared to his hand by Nature.”

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John Ruskin libro Modern Painters

Volume III, part V, chapter II (1856).
Modern Painters (1843-1860)

“All you have really to do is to keep your back as straight as you can; and not think about what is upon it. The real and essential meaning of "virtue" is that straightness of back.”

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John Ruskin

Origine: Dictionary of Burning Words of Brilliant Writers (1895), P. 170.

“You may either win your peace, or buy it, win it, by resistance to evil, buy it, by compromise with evil.”

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John Ruskin

The Work of Iron, in Nature, Art, and Policy http://books.google.com/books?id=uYEM0Sd18DsC&q="you+may+either+win+your+peace+or+buy+it%22+%22win+it+by+resistance+to+evil%22+%22buy+it+by+compromise+with+evil"&pg=PA196#v=onepage Lecture at Tunbridge Wells (February 16, 1858).

“I believe that the root of almost every schism and heresy from which the Christian church has ever suffered, has been the effort of men to earn, rather than to receive, their salvation.”

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John Ruskin

Origine: Dictionary of Burning Words of Brilliant Writers (1895), P. 147.

“When we build, let us think that we build for ever.”

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John Ruskin libro The Seven Lamps of Architecture

Origine: The Seven Lamps of Architecture (1849), Chapter VI: The Lamp of Memory, section 10.

“It is the glistening and softly spoken lie; the amiable fallacy; the patriotic lie of the historian, the provident lie of the politician, the zealous lie of the partisan, the merciful lie of the friend, and the careless lie of each man to himself, that cast that black mystery over humanity, through which we thank any man who pierces, as we would thank one who dug a well in a desert.”

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John Ruskin libro The Seven Lamps of Architecture

Origine: The Seven Lamps of Architecture (1849), Chapter II: The Lamp of Truth, section 1.

“Of human work none but what is bad can be perfect in its own bad way.”

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John Ruskin libro The Stones of Venice

Volume II, chapter VI, section 24 http://books.google.com/books?id=AwICAAAAYAAJ&q=%22Of+human+work+none+but+what+is+bad+can+be+perfect+in+its+own+bad+way%22&pg=PA189#v=onepage.
The Stones of Venice (1853)

“Endurance is nobler than strength, and patience than beauty.”

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John Ruskin

The Two Paths, (1859).

“There are, indeed, two forms of discontent: one laborious, the other indolent and complaining. We respect the man of laborious desire, but let us not suppose that his restlessness is peace, or his ambition meekness. It is because of the special connection of meekness with contentment that it is promised that the meek shall "inherit the earth." Neither covetous men, nor the Grave, can inherit anything; they can but consume. Only contentment can possess.”

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John Ruskin libro Modern Painters

Volume V, part IX, chapter XI (1860).
Modern Painters (1843-1860)

“Of all God's gifts to the sight of man, colour is the holiest, the most divine, the most solemn.”

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John Ruskin libro The Stones of Venice

Volume II, chapter V, section 30.
The Stones of Venice (1853)

“In old times, men used their powers of painting to show the objects of faith; in later times, they used the objects of faith that they might show their powers of painting.”

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John Ruskin libro The Stones of Venice

Volume II, chapter IV, section 103.
The Stones of Venice (1853)

“Suppose any person to be put in possession of a large estate of fruitful land, with rich beds of gold in its gravel; countless herds of cattle in its pastures; houses, and gardens, and storehouses full of useful stores; but suppose, after all, that he could get no servants? In order that he may be able to have servants, some one in his neighbourhood must be poor, and in want of his gold — or his corn. Assume that no one is in want of either, and that no servants are to be had. He must, therefore, bake his own bread, make his own clothes, plough his own ground, and shepherd his own flocks. His gold will be as useful to him as any other yellow pebbles on his estate. His stores must rot, for he cannot consume them. He can eat no more than another man could eat, and wear no more than another man could wear. He must lead a life of severe and common labour to procure even ordinary comforts; he will be ultimately unable to keep either houses in repair, or fields in cultivation; and forced to content himself with a poor man's portion of cottage and garden, in the midst of a desert of waste land, trampled by wild cattle, and encumbered by ruins of palaces, which he will hardly mock at himself by calling "his own."”

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John Ruskin libro Unto This Last

Essay II: "The Veins of Wealth," section 29.
Unto This Last (1860)

“.. the art of becoming 'rich', in the common sense, is not absolutely nor finally the art of accumulating much money for ourselves, but also of contriving that our neighbour shall have less. In accurate terms, it is 'the art of establishing the maximum inequality in your own favour.”

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John Ruskin libro Unto This Last

Essay II: "The Veins of Wealth"
Unto This Last (1860)

“Inequalities of wealth, unjustly established, have assuredly injured the nation in which they exist during their establishment; and, unjustly directed, they injure it yet more during their existence. But inequalities of wealth justly established, benefit the nation in the course of their establishment; and, nobly used, aid it yet more by their existence.”

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John Ruskin libro Unto This Last

Essay II: page 280.
Unto This Last (1860)

“And besides; the problem of land, at its worst, is a bye one; distribute the earth as you will, the principal question remains inexorable, —Who is to dig it? Which of us, in brief word, is to do the hard and dirty work for the rest, and for what pay?</b”

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John Ruskin

Sesame and Lilies, lecture II: Lilies http://www.fullbooks.com/Sesame-and-Lilies3.html

“All violent feelings have the same effect. They produce in us a falseness in all our impressions of external things, which I would generally characterize as the "Pathetic Fallacy."”

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John Ruskin libro Modern Painters

Volume III, part IV, chapter XII (1856).
Modern Painters (1843-1860)
Variante: All violent feelings have the same effect. They produce in us a falseness in all our impressions of external things, which I would generally characterize as the pathetic fallacy.