Kim Jong-il:
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Kim Jong-il era dittatore nordcoreano.
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Kim Jong-il:
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“Tutte le polemiche dedicate all’essenza dell’uomo nel passato furono dominante principalmente da due visioni: una che considera l’uomo come un’entità spirituale, un’altra che lo considera come una forma di vita materiale. Secondo la visione religiosa e idealistica che vede nell’uomo un’entità puramente spirituale, l’uomo sarebbe il prodotto d’un qualche essere soprannaturale, misterioso, che determinerebbe perciò il suo destino. La classe dominante reazionaria e i suoi portavoce si servirono di questo punto di vista religioso e idealistico per predicare la fatalità della situazione delle masse lavoratrici che vivono nella sventura, sfruttate e oppresse, e la sottomissione alla loro sorte che sarebbe predeterminata. L’altro punto di vista, che considera l’uomo come un semplice essere naturale e biologico, ignora le differenze qualitative esistenti tra l’uomo e gli altri esseri biologici, il primo operante sotto il controllo della sua coscienza e con uno scopo determinato, i secondi guidati dai loro soli istinti. La classe dominante reazionaria e i suoi portavoce misero in opera questa visione per tentar di giustificare la società capitalistica dominata dalla legge della giungla. I rinnegati del socialismo che restaurano il capitalismo introducendo il liberalismo borghese e l’economia capitalistica di mercato partono anch’essi da un punto di vista e da un atteggiamento reazionario nei confronti dell’uomo.
L’uomo non è né un essere puramente spirituale né un semplice essere biologico, ma un essere sociale che vive ed agisce nel quadro dei rapporti sociali che intesse. Essere sociale, ecco la caratteristica essenziale che lo distingue dalle altre entità biologiche.”
“La libertà è vitale per l’uomo. Questi, poiché è un essere sociale sovrano, rivendica una vita indipendente, esente da ogni assoggettamento e da ogni costrizione. Per lui condurre una vita indipendente è sinonimo di difendere la sua posizione e di esercitare i suoi diritti in quanto padrone del mondo e del suo destino. Ebbene, essere sociale, egli può avere una vita degna e godere d’integrità socio-politica solo esercitando i suoi diritti sovrani e realizzando le sue aspirazioni sovrane. Se viene privato della sua libertà e se viene assoggettato al prossimo, egli non differisce, ancorché sia in vita, da un morto sul piano socio-politico. Il desiderio dell’uomo di godere della libertà si realizza anzitutto attraverso la sua vita politica sovrana. Assoggettato sul piano socio-politico, egli non può, va da sé, godere di una vita indipendente.”