Publilio Siro: Frasi popolari (pagina 26)

“La cattiveria di pochi è la disgrazia di molti!”
Paucorum improbitas universis calamitas.

“Commettere malvagità a favore del padrone è perfino considerato un merito!”
Pro dominis peccare etiam virtutis loco est.

“A furia di sopportare molte cose verranno quelle che non potrai sopportare!”
Patiendo multa veniunt, quae nequeas pati.

“Le lacrime sempre pronte non indicano dolore ma tradimento!”
Paratae lacrimae insidias, non fletum indicant.

“Rende la colpa più lieve chi velocemente vi pone rimedio!”
Peccatum extenuat, qui celeriter corrigit.

“Avere il senso dell'onore è in certo senso una schiavitù!”
Pudorem habere servitus quodammodo est.

“Non può esserci certamente felicità quando tutto va male!”
Pote in adversis numquam felicitas.

“Le sembianze di un uomo prudente valgono un discorso!”
Prudentis vultus etiam sermonis loco est.

“Chi offre un aiuto a un uomo onesto ne riceve una parte!”
Probo beneficium qui dat, ex parte accipit.

“Chi non viene trattenuto dalla vergogna, non viene fermato neppure dalla paura.”
Pudore quem non flectis, non frangit timor.

“La sofferenza si attenua quando il dolore diminuisce!”
Poena allevatur, ubi relaxatur dolor.

“La fortuna aiuta moltissime persone, più di quante garantisca poi la sicurezza!”
Plures tegit fortuna, quam tutos facit.

“Dopo una disgrazia il ricordo è un'altra disgrazia!”
Post calamitatem memoria alia est calamitas.

“Colui che osa, vince il pericolo ancor prima di incontrarlo!”
Pericla qui audet ante vincit, quam accipit.

“Vince sempre chi usa clemenza!”
Perpetuo vincit, qui utitur clementia.

“Quanto deve essere temuto, chi teme la povertà.”
Qui timet paupertatem, quam timendus est.

“Certi uomini sono amici da poco, ma nemici implacabili.”
Quidam inimici graves sunt amici leves.

“Considera giusto ciò che giova, anche se non lo è.”
Quamvis non rectum, quoad iuvat, rectum putes.

“Chi ha imparato a far male, se ne ricorda appena può.”
Quidquid nocere didicit, meminit cum potest.