“Io fuggirò da te, mi nasconderò nella selva e ti lascerò in balia delle bestie feroci.”
Demetrio: atto II, scena I
Sogno di una notte di mezza estate
“Io fuggirò da te, mi nasconderò nella selva e ti lascerò in balia delle bestie feroci.”
Demetrio: atto II, scena I
Sogno di una notte di mezza estate
Elena: atto II, scena I
Sogno di una notte di mezza estate
Rocchetto: atto IV, scena I
Sogno di una notte di mezza estate
“Pazzo, amante, poeta: tutti e tre sono composti sol di fantasia.”
Teseo: atto V, scena I
Sogno di una notte di mezza estate
“Dormendo non si sente il mal di denti.”
Primo carceriere; atto V, scena IV; traduzione di Goffredo Raponi
Cimbelino
Parolles, atto I, scena I; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber
Tutto è bene quel che finisce bene
Feste: atto III, scena I; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber
La dodicesima notte
da I due gentiluomini di Verona http://www.readme.it/libri/3/3055190.shtml, atto I, scena II
I due gentiluomini di Verona
Giovanni: atto III, scena III
Il re Giovanni
“Ah! Quante volte ci eccita al delitto la sola vista dei mezzi di compierlo!”
atto IV, scena II, p. 51
Il re Giovanni
Uberto: atto IV, scena III
Il re Giovanni
Edmondo: atto I, scena II
Re Lear
“Il principe delle tenebre è un gentiluomo.”
Edgardo, atto III, scena III; traduzione di Carlo Rusconi, Cugini Pomba e comp http://books.google.it/books?id=Zv4VAAAAYAAJ&pg=PA55&dq=Il+principe+delle+tenebre+%C3%A8+un+gentiluomo.&cd=4#v=onepage&q=Il%20principe%20delle%20tenebre%20%C3%A8%20un%20gentiluomo.&f=false, 1852
Re Lear
“Finché possiamo dire: "quest'è il peggio", vuol dir che il peggio ancora può venire.”
Edgardo: atto IV, scena I, 1963
Re Lear
“Noi siamo per gli dèi quello che son le mosche pei monelli: ci spiaccicano per divertimento.”
Gloucester: atto IV, scena I; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber
Re Lear
Lear: atto IV, scena VI; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber
Re Lear
Bolingbroke: atto I, scena I, p. 78
Riccardo II
“Quella che noi appelliamo pazienza nelle anime volgari, è bassezza e viltà nei cuori magnanimi.”
atto I, scena I, p. 83, Utet, 1923
Riccardo II