“Nelle lingue che formano la parola compassione non dalla radice 'sofferenza' bensì dal sostantivo 'sentimento', la parola viene usata con un significato quasi identico, ma non si può dire che indichi un sentimento cattivo o mediocre. La forza nascosta della sua etimologia bagna la parola di una luce diversa e le dà un senso più ampio: avere compassione (co-sentimento) significa vivere insieme a qualcuno la sua disgrazia, ma anche provare insieme a lui qualsiasi altro sentimento: gioia, angoscia, felicità, dolore. Questa compassione designa quindi la capacità massima di immaginazione affettiva, l'arte della telepatia delle emozioni. Nella gerarchia dei sentimenti è il sentimento supremo.”
The Unbearable Lightness of Being
Argomenti
gerarchia , etimologia , sostantivo , compassione , immaginazione , luce , dolore , indice , mediocre , insieme , felicità , parola , parola-chiave , sofferenza , gioia , forza , vivero , radice , cattiva , design , arte , significato , avere , disgrazia , lingua , senso , identica , emozione , sentimento , angoscia , massimo , capacità , dire , altroMilan Kundera 196
scrittore, saggista e poeta cecoslovacco 1929–2023Citazioni simili

Origine: Citato in Giuseppe Lazzari, Non tutto ma di tutto, ERI – Edizioni Rai Radiotelevisione Italiana, Torino, 1964.

“Del resto, la parola è un laminatoio che affila sempre i sentimenti.”
pp. 220, "Madame Bovary", traduzione e cura di Roberto Carifi
Variante: D'altronde, la parola è un laminatoio che sempre affina i sentimenti.