“Appena uscito da un'infanzia vagamente triste e diversa, una volta, nel contemplare da un colle la linea maestosa dei monti che azzurrina, in profili, scompariva all'orizzonte, nel contemplare i campi, mi parve all'improvviso che tutto scomparisse, prendendo […] e che un abisso invisibile, una cosa che non somigliava all'esistenza occupasse - non lo spazio, ma il modo in cui io pensavo il visibile.”

Ultimo aggiornamento 18 Gennaio 2019. Storia
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poeta, scrittore e aforista portoghese 1888–1935

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“Il dovere dello scrittore è contemplare l'esistenza, non dissolversi in essa.”

Flannery O'Connor (1925–1964) scrittrice statunitense

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“Una volta usciti dall'infanzia, occorre soffrire molto a lungo per rientrarvi.”

Georges Bernanos (1888–1948) scrittore francese

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“Sulla terra noi vediamo l'Invisibile attraverso il visibile. Dopo la morte vediamo il visibile attraverso l'invisibile.”

Léon Bloy (1846–1917) scrittore, saggista e poeta francese

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“Questo mondo sensibile […] è quasi un libro scritto dal dito di Dio, cioè creato dalla virtù divina, e le singole creature sono come figure, non inventate dall'arbitrio dell'uomo, ma istituite dalla volontà divina per manifestare la sapienza invisibile di Dio. […] Buona cosa è dunque contemplare assiduamente e ammirare le opere divine.”

Ugo di San Vittore (1096–1141) filosofo, teologo

Origine: Da Eruditio didascalica, lib. VII, De tribus diebus; citato in Gino Ditadi, Introduzione: L'animale buono da pensare, in I filosofi e gli animali, vol. 1, Isonomia editrice, Este, 1994, pp. 82-83. ISBN 88-85944-12-4

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