“Tuttavia, se Jack lo Squartatore ci dicesse che ha fatto quel che ha fatto sulla base della sua interpretazione del Vangelo secondo Luca, ho il sospetto che molti dei critici reader-oriented sarebbero inclini a pensare che egli abbia letto san Luca in modo piuttosto irragionevole. I critici non reader-oriented direbbero che Jack lo Squartatore era un pazzo scatenato, e devo confessare che per quanto provi molta simpatia per il paradigma reader-oriented e abbia letto Cooper, Laing e Guattari, sarei tuttavia d’accordo – pur dispiacendomene – circa il fatto che Jack lo Squartatore abbia bisogno di assistenza medica.”

—  Umberto Eco

Interpretazione e sovrainterpretazione: Un dibattito con Richard Rorty, Jonathan Culler e Christine Brooke-Rose

Ultimo aggiornamento 22 Maggio 2020. Storia
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Umberto Eco 257
semiologo, filosofo e scrittore italiano 1932–2016

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“Come tutti i bolognesi, mi affido anch'io alla protezione della Madonna di San Luca, confidando nel suo aiuto per svolgere con serena imparzialità e rigore il mio mandato.”

Pier Ferdinando Casini (1955) politico italiano

Origine: Dal discorso di inizio mandato; citato in La Madonna in Aula, la Repubblica, 1º giugno 2001.

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“Non capisco come un uomo dotato di ragione che abbia letto la critica di Popper a Marx possa essere ancora marxista.”

Bryan Magee (1930–2019)

citato da William Bartley III in Karl Popper, Simposio, Simposiums, traduzione di Dario Antiseri, Rusconi Editore, Milano 1989

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“Michel Onfray si lamenta di ricevere critiche senza essere letto? Ebbene, l'ho quindi letto. L'ho fatto sforzandomi di mettere da parte, per quanto possibile, i vecchi cameratismi, le amicizie comuni, come anche la circostanza — ma questo era evidente — che entrambi siamo pubblicati dallo stesso editore. A dir la verità, sono uscito da questa lettura ancora più costernato di quanto lasciassero presagire le recensioni di cui, come tutti, ero venuto a conoscenza. Non che per me, come invece per altri, l'«idolo» Freud sia intoccabile: da Foucault a Deleuze, a Guattari e ad altri ancora, molti se la sono presa con lui e io, pur non essendo d'accordo, non ho mai negato che abbiano fatto avanzare il dibattito. E nemmeno sono il risentimento anti-freudiano, la collera, addirittura l'odio, come ho letto qua e là, a suscitare il mio disagio alla lettura del libro Crépuscule d'une idole. […] si fanno grandi libri con la collera! E che un autore contemporaneo mescoli i propri affetti con quelli di un glorioso predecessore, che si misuri con lui, che faccia i conti con la sua opera in un pamphlet che, nell'ardore dello scontro, apporta argomenti o chiarimenti nuovi è, in sé, qualcosa di piuttosto sano. Del resto, Onfray l'ha fatto spesso, altrove, e con vero talento. No, non è questo. Quel che infastidisce nel Crépuscule d'une idole è di essere banale, riduttivo, puerile, pedante, talvolta al limite del ridicolo, ispirato da ipotesi complottistiche assurde quanto pericolose.”

Bernard-Henri Lévy (1948) filosofo, giornalista e imprenditore francese
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