
“Gratis. Proprio così lo intendeva. Un regalo, un momento fuori da qualsiasi momento. A dispetto di tutto. La storia notturna lo sgravava dal peso della giornata. Mollàti gli ormeggi, lui si faceva portare dal vento, infinitamente leggero, e il vento era la nostra voce.
In cambio di questo viaggio, non pretendevamo niente da lui, neanche un soldo, non gli chiedevamo la minima contropartita. Non era neanche una ricompensa. (Ah! le ricompense… come ci si doveva mostrare degni di essere stati ricompensati!) Qui tutto avveniva all'insegna della gratuità.
La gratuità, che è la sola moneta dell'arte.”
Comme un roman
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“Ah, popolo mobile che cede al minimo vento! Sventura a chi s'appoggia su questa canna.”
da Maria Stuarda

Origine: Da Il Sessantotto di Luca Cafiero http://www.giannibarbacetto.it/2016/03/18/il-sessantotto-di-luca-cafiero/, Il Fatto Quotidiano; riportato in Giannibarbacetto.it, 18 marzo 2016.

da un'intervista a Robert Hillburn, 2005

dalla lettera aperta http://www.lucacoscioni.it/node/7849 al Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano, 21 settembre 2006

Kafka sulla spiaggia
Variante: Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c'è dubbio... Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato.