“Il fitto e alto sorgo risplendeva, freddo e gentile seduceva gli uomini, appassionato e tumultuoso. I venti autunnali erano freddi, forti i raggi del sole, gruppi di nuvole bianche e dense vagavano nel cielo azzurro, facendo scivolare sul sorgo le loro ombre color porpora. Per decine di anni che sembrano un giorno, file e file di persone dalla pelle rossoscura hanno fatto la spola tra i fusti del sorgo come disegnando una rete. Essi hanno ucciso, saccheggiato e difeso lealmente il Paese, muovendosi in una danza eroica e tragica che fa impallidire al confronto noi indegni discendenti e mi fa percepire chiaramente la regressione della specie che accompagna il progresso.”

—  Mo Yan , libro Sorgo rosso

Red Sorghum

Ultimo aggiornamento 22 Maggio 2020. Storia

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“Nel cielo passano le nuvole | che vanno verso il mare | sembrano fazzoletti bianchi | che salutano il nostro amore.”

Domenico Modugno (1928–1994) cantautore, chitarrista e attore italiano

da Dio, come ti amo, 1966

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“Il mio paese sorride ai turisti | Algeri la Bianca riposa in pace | vanno e vengono i carri di polizia | la lebbra del cuore è ben difesa || Chi dunque griderà | il miele amaro degli alveari | i corpi all'addiaccio | i poveri che barano col freddo || Bella pelle di arancia dolce | e denti di fresco mattino || la miseria inganna | non fidatevi di tanta bellezza || Qui si muore in silenzio | senza orma sotto il sole”

Jean Sénac (1926–1973) poeta e drammaturgo algerino

da Le belle apparenze, Aurora del mio popolo
Origine: Apparsa insieme alla poesia Vergogna, entrambe comprese nella raccolta Aurora del mio popolo nel numero della rivista Esprit nel novembre del 1955, dedicato alla guerra in Algeria. La Resistenza nella letteratura francese, note al testo, p. 470.
Origine: In Walter Mauro, La Resistenza nella letteratura francese, dalla 2° guerra mondiale all'Algeria, Canesi Editore, Roma, 1961, p. 290.

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“[Su Georg Trakl] Erano assai lontani gli occhi suoi. | Da ragazzo era già stato in cielo. || Perciò le sue parole sgorgavano | su nuvole azzurre e su bianche.”

Else Lasker-Schüler (1869–1945) poetessa tedesca

Origine: Citato in Georg Trakl, Poesie, introduzione, traduzione e note di Ervino Pocar, Rizzoli, Milano, 1974, p. 161.

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