Frasi di Mo Yan
Mo Yan
Data di nascita: 17. Febbraio 1955
Mo Yan , pseudonimo di Guan Moye è uno scrittore e saggista cinese. È considerato il più importante scrittore cinese contemporaneo. Ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura nel 2012.
Lavori
Frasi Mo Yan
„Cos'è l'amore? Ognuno ha una risposta diversa a questa domanda. Questo demone ha tormentato un numero infinito di uomini valorosi e di donne virtuose e capaci.
Basandomi sulle storie d'amore del nonno, sugli amori tempestosi di mio padre e sul pallido deserto delle mie esperienze, ho desunto alcune costanti valide per le tre generazioni della mia famiglia. La prima fase, quella dell'amore ardente, è fatta di dolore lacerante, dal cuore trafitto gocciola un liquido simile alla resina di pino; il sangue versato per le pene d'amore sgorga dallo stomaco, attraversa gli intestini e viene espulso dal corpo sotto forma di feci nere come la pece. La seconda fase, quella dell'amore crudele, è la fase della critica impietosa; gli innamorati adorano scorticarsi vivi sul piano fisico, psicologico, spirituale e materiale; adorano strapparsi a vicenda le vene, i muscoli, gli organi e infine il cuore nero o rosso, e gettarlo in faccia all'altro, facendo sì che i due cuori si scontrino e vadano in pezzi. La terza fase, o dell'amore di ghiaccio, è caratterizzata da lunghi silenzi. La freddezza trasforma gli amanti in ghiaccioli. E' per questo che quelli che amano veramente hanno il viso bianco come brina e una temperatura corporea di venticinque gradi. Battono i denti senza riuscire a parlare, non perché non lo vogliano ma perché hanno disimparato, e agli altri danno l'impressione di esser muti.“
— Mo Yan, libro Sorgo rosso
Red Sorghum
„Una società stabile e pacifica è il luogo dove gli uomini vengono educati, ugualmente può avvenire per le tigri, i leopardi e gli sciacalli che, tenuti per lungo tempo in cattività, finiscono con l'acquisire qualcosa della natura umana. Può accadere? Sì? No? Se non fossi un uomo e avessi tra le mani un pugnale, ucciderei tutti gli uomini della terra! Se quel giorno di fronte al corpo della seconda nonna ci fosse stato soltanto un soldato giapponese, forse avrebbe pensato alla madre o alla moglie e si sarebbe allontanato in silenzio. Forse.“
— Mo Yan
„Ecco, è proprio così, i nazionalisti sono sleali e i comunisti furbi; la Cina ha ancora bisogno di un imperatore! Da piccolo ho letto il Romanzo dei tre Regni e Sulle rive dell'acqua, e ne ho ricavato una lezione: per quanto si faccia e disfaccia, alla divisione segue l'unione, all'unione la divisione, e la nazione cade sempre nelle mani di un imperatore. Il Paese è la casa dell'imperatore e anche il suo regno, solo così si può governare al meglio.
Quando governa un partito politico, tutti cercano di dire la loro: il nonno si lamenta che fa freddo, la nonna che fa caldo, e alla fine è il caos.“
— Mo Yan
„Ragionando secondo lo Stato [cinese, Cina], la pianificazione delle nascite è corretta. Dal punto di vista delle donne è sbagliata. I contadini sono tradizionalisti: la pianificazione delle nascite non si poteva applicare in modo moderato, servivano le maniere forti. La mia protagonista, come dottoressa, non sa trovare una sua posizione. E come scrittore, neanche io.“
— Mo Yan
„Si sentiva stremata, l'appiglio sfuggente al presente, l'appiglio al mondo e alla vita, le sarebbe presto scivolato dalle mani. Era questa la morte? Stava forse per morire? Non avrebbe più rivisto il cielo, la terra, il sorgo, suo figlio, e il suo amante che combatteva alla testa dei soldati? Gli spari risuonavano in lontananza oltre la fitta cortina di nebbia. Douguan! Douguan! Figlio mio, aiutami, tienimi stretta, tua madre non vuole morire. Oh, cielo! Cielo… mi hai donato un amante, un figlio, la ricchezza, e questi trenta anni di vita densa come il sorgo rosso. Cielo, me le hai donate queste cose, non puoi riprendertele, perdonami, ma lasciami andare! Cielo, pensi che io sia in colpa? Credi che se avessi diviso il cuscino con un lebbroso, e generato un mostro rognoso e purulento insozzando questo bel mondo sarei stata nel giusto? Cielo, cos'è la castità? Cos'è la giusta via? Cos'è la bontà? Cos'è il male? Non me l'hai mai detto, ho sempre dovuto sbrigarmela da sola. Amo la felicità, amo la forza, amo la bellezza, il mio corpo mi appartiene, sono padrona di me stessa, non ho paura di sbagliare, non ho paura della punizione, non ho paura di entrare nei diciotto gironi del tuo inferno. Ho fatto tutto ciò che dovevo fare e ciò che andava fatto, e non temo nulla. Ma non voglio morire, voglio vivere, voglio vedere ancora un po' di mondo. Cielo…“
— Mo Yan
da Sorgo rosso, pp. 94-95
„Il nonno dimenticò che il sole, dopo aver brillato, si oscura, che la luna divenuta piena comincia a declinare, che un recipiente pieno si capovolge e che alla prosperità segue la decadenza; e commise un grave errore nel voler organizzare un grande funerale per la nonna.“
— Mo Yan, libro Sorgo rosso
Red Sorghum
„Oh, cielo! Cielo… mi hai donato un amante, un figlio, la ricchezza e questi trenta anni di vita densa come il sorgo rosso. Cielo, me le hai donate queste cose, non puoi riprendertele, perdonami, ma lasciami andare! Cielo, pensi che io sia in colpa? Credi che se avessi diviso il cuscino con un lebbroso, e generato un mostro rognoso e purulento insozzando questo bel mondo sarei stata nel giusto? Cielo, cos'è la castità? Cos'è la giusta via? Cos'è la bontà? Cos'è il male? Non me l'hai mai detto, ho dovuto sempre sbrigarmela da sola. Amo la felicità, amo la forza, amo la bellezza, il mio corpo mi appartiene, sono padrona di me stessa, non ho paura di sbagliare, non ho paura della punizione, non ho paura di entrare nei diciotto gironi del tuo inferno. Ho fatto tutto ciò che dovevo fare e ciò che andava fatto, e non temo nulla. Ma non voglio morire, voglio vivere, voglio vedere ancora un po' di mondo.
Cielo…“
— Mo Yan, libro Sorgo rosso
Red Sorghum
„Il fitto e alto sorgo risplendeva, freddo e gentile seduceva gli uomini, appassionato e tumultuoso. I venti autunnali erano freddi, forti i raggi del sole, gruppi di nuvole bianche e dense vagavano nel cielo azzurro, facendo scivolare sul sorgo le loro ombre color porpora. Per decine di anni che sembrano un giorno, file e file di persone dalla pelle rossoscura hanno fatto la spola tra i fusti del sorgo come disegnando una rete. Essi hanno ucciso, saccheggiato e difeso lealmente il Paese, muovendosi in una danza eroica e tragica che fa impallidire al confronto noi indegni discendenti e mi fa percepire chiaramente la regressione della specie che accompagna il progresso.“
— Mo Yan, libro Sorgo rosso
Red Sorghum
„A volte penso che ci sia un rapporto tra il decadimento dell'umanità e la prosperità e il benessere in cui viviamo. La prosperità e il benessere sono obiettivi anche necessari che il genere umano persegue nella sua lotta per il progresso, ma generano profonde e temibili contraddizioni. Il genere umano sta infatti distruggendo con le proprie mani alcune delle qualità che possiede.“
— Mo Yan, libro Sorgo rosso
Red Sorghum
„La nonna gli diede uno strattone e gli fece segno di inginocchiarsi. Obbedì, ma nel toccare l'erba che cresceva rigogliosa nella fossa sentì che i fili appuntiti gli pungevano il mento, turbando la serenità del suo animo. Provò freddo alle spalle, come se innumerevoli occhi di bambini morti gli stessero fissando la schiena. Udì innumerevoli bambini correre, scalciare e ridere.“
— Mo Yan, libro Sorgo rosso
Red Sorghum
„[In Cina] La censura si può aggirare. Mi allarma piuttosto la crescita della popolazione, visto che nelle campagne e nelle città il limite del figlio unico è di fatto caduto. E poi la corruzione: non riguarda solo i funzionari, ormai i semplici cittadini cercano il guadagno con ogni mezzo.“
— Mo Yan