Origine: Da un discorso alle donne di Sabha, 4 ottobre 2003; citato in ilfoglio.it http://www.ilfoglio.it/zakor/82.
“L'odio come fattore di lotta; l'odio intransigente contro il nemico, che permette all'uomo di superare le sue limitazioni naturali e lo converte in una efficace, violenta, selettiva e fredda macchina per uccidere. I nostri soldati devono essere così. Un popolo senza odio non può vincere un nemico brutale. Bisogna portare la guerra fin dove il nemico la porta; nelle sue case, nei suoi luoghi di divertimento; renderla totale. Non bisogna lasciargli un minuto di tranquillità, un minuto di calma al di fuori e all'interno delle sue caserme: attaccarlo dovunque si trovi; farlo sentire una belva braccata in ogni luogo in cui transiti.”
Argomenti
dio , guerra , belva , bisogno , brutale , caserma , divertimento , efficacia , essere , fattore , fattoria , freddo , interno , intransigente , limitazione , luogo , macchina , minuto , nemico , popolo , soldato , totale , transito , uomo , calma , lotta , portaChe Guevara 61
rivoluzionario, guerrigliero, scrittore e medico argentino 1928–1967Citazioni simili
“Clitennestra: Re vincitor non serba odio a nemico | Di cui non teme.”
atto I, scena II, vv. 54-55, p. 17
Agamennone
“L'odio verso sé stessi e l'amore verso i nemici è il principio e la fine del Cristianesimo.”
Origine: Storia di Cristo, p. 148