Frasi di Nathaniel Hawthorne
Nathaniel Hawthorne
Data di nascita: 4. Luglio 1804
Data di morte: 19. Maggio 1864
Nathaniel Hawthorne è stato uno scrittore statunitense.
Visse vicino alla cerchia intellettuale dei trascendentalisti come Henry David Thoreau e Ralph Waldo Emerson, nonostante con questi vi fosse una sottaciuta rivalità. Si cimentò nei generi letterari del romanzo e del racconto, cui deve il suo successo. È considerato, assieme ad Edgar Allan Poe, Herman Melville e Mark Twain, il più importante narratore statunitense dell'Ottocento.
I suoi romanzi La lettera scarlatta e La casa dei sette abbaini, assieme a Moby Dick di Herman Melville, Walden di Henry David Thoreau e Foglie d'erba di Walt Whitman, sono ritenuti tra le opere più rappresentative del Rinascimento americano.
Hawthorne è conosciuto soprattutto per aver scritto opere sul modus vivendi del New England più puritano. Di questo filone fanno parte opere letterarie come La lettera scarlatta e La casa dei sette abbaini.
La narrativa di Hawthorne verte principalmente sui temi del fantastico e del soprannaturale. La prima parte della sua produzione letteraria fu raccolta in un volume edito nel 1837 e intitolato Racconti narrati due volte. Poe e Longfellow elogiarono a più riprese tale produzione.
Hawthorne, essendo la sua celebrità legata soprattutto al romanzo storico La lettera scarlatta, ambientato alla metà del Seicento, è stato talvolta paragonato a Walter Scott, ma la sua posizione nella letteratura statunitense lo avvicina di più al ruolo che in quella italiana ha avuto Alessandro Manzoni.
Lavori
Frasi Nathaniel Hawthorne
„Per l'uomo falso, tutto l'universo non è vero, e quando cerchi di afferrarlo stringi un pugno di mosche: è impalpabile. E lui stesso, fino a quando si mostrerà sotto una luce falsa, sarà un'ombra, una cosa che non esiste più.“
— Nathaniel Hawthorne, libro La lettera scarlatta
Origine: La lettera scarlatta, p. 622
„Nessuno può indossare troppo a lungo una faccia in privato un'altra davanti alla gente senza trovarsi alla fine a non sapere più quale è quella vera.“
— Nathaniel Hawthorne, libro La lettera scarlatta
Origine: La lettera scarlatta, p. 695
„Spesso questo è il destino, e questi sono i tragici sviluppi, della femminilità fisica e mentale, quando una donna incontra, e attraversa, un'esperienza di particolare crudeltà. Se la donna è tutta tenerezza, muore. Se sopravvive, la tenerezza o le viene scostata di dosso oppure – e l'effetto all'esterno è lo stesso – le si incrosta così profondamente dentro il cuore che non si lascerà mai più vedere.“
— Nathaniel Hawthorne, libro La lettera scarlatta
Origine: La lettera scarlatta, p. 641
„Una strana fatalità sembra costringere ogni essere umano ad aggirarsi, simile ad un fantasma, nei luoghi dove qualche grave avvenimento ha lasciato un profondo solco nella vita di lui; e codesta fatalità è tanto più inesorabile, quanto più quel solco sia di tristezza e di dolore.“
— Nathaniel Hawthorne, libro La lettera scarlatta
The Scarlet Letter
„Ma esiste una fatalità, un sentimento cosí irresistibile e inevitabile da assumere la forza di un destino, il quale, quasi invariabilmente, obbliga gli esseri umani ad attardarsi, ad abitar come spettri le prossimità del luogo, dove qualche solenne e indimenticabile evento abbia conferito il suo colore a tutta la loro vita; e questa forza è tanto piú irresistibile quanto piú cupa l'ombra che affligge la vita loro.“
— Nathaniel Hawthorne, libro La lettera scarlatta
cap. V, 1951, pp. 81 sg.
La lettera scarlatta
„Il pubblico è dispotico nelle sue reazioni; è capace di negare la piú ovvia giustizia, quando gli sia richiesta con troppa insistenza; ma molto spesso concede piú del giusto, quando la richiesta venga indirizzata, siccome ai despoti piace, interamente alla sua generosità.“
— Nathaniel Hawthorne, libro La lettera scarlatta
cap. XIII, 1951, p. 165
La lettera scarlatta
„Ma esiste un senso del destino, un fatalismo tanto irresistibile e inevitabile che ha la forza di una maledizione e finisce quasi sempre per costringere gli esseri umani a gironzolare come spettri che si attardano attorno al posto dove qualche importante e significativo avvenimento ha segnato con il suo colore la loro vita, tanto più irresistibile quanto più nera è la tinta che la affligge.“
— Nathaniel Hawthorne, libro La lettera scarlatta
Origine: La lettera scarlatta, p. 552
„È vessata e non risolta questione se l'amore e l'odio non siano in fondo la medesima cosa. Per il suo completo sviluppo ognuna di queste due passioni presuppone un alto grado di intimità e conoscenza del cuore, ognuna rende un individuo dipendente per il cibo dei suoi affetti e della sua vita spirituale da un altro, ognuna lascia l'appassionato amante, o il non meno appassionato odiatore, miserabile e desolato, quando gli venga sottratto l'oggetto delle sue cure. Perciò, considerate dal punto di vista filosofico, le due passioni sembrano intimamente affini, se non per il fatto che l'una si manifesta in una celeste radianza, l'altra in un cupo e sinistro bagliore.“
— Nathaniel Hawthorne, libro La lettera scarlatta
cap. XXIV, 1951, pp. 264 sg.
La lettera scarlatta
„A questo punto si abbia il coraggio di enunciare una ben dura e triste verità: la breccia, che la colpa ha aperto nell'anima umana, non può mai, in questa vita mortale, venir riparata. La si può tener d'occhio, sorvegliare continuamente, tanto che al nemico non riesca di insinuarsi nella cittadella e, in un successivo assalto, debba magari scegliere qualche altro punto di approccio, a preferenza di quello dove è precedentemente penetrato. Ma il muro di difesa resterà sempre rotto, e in prossimità si ode il passo insidioso del nemico, che vorrebbe rinnovare il suo inobliabile trionfo.“
— Nathaniel Hawthorne, libro La lettera scarlatta
cap. XVIII, 1951, pp. 204 sg.
La lettera scarlatta
„Tuttavia accade ben piú spesso che, salita la scala, possiate scoprire, nel vestibolo, se d'estate, o nei loro vari uffici, se d'inverno o fa brutto, una fila di venerabili persone, appollaiate sopra sedie fuori moda, in bilico sulle gambe posteriori, e con lo schienale poggiato contro il muro. Il piú sovente dormono, ma talvolta conversano tra loro, con voci che non si capisce se stiano parlando o russando, e con quella mancanza di energia, che contraddistingue gli ospiti di un gerontocomio, e tutti gli esseri che, per il loro sostentamento, dipendono dalla carità o dal lavoro monopolizzato, o da qualunque altra fonte, che non sia la loro attività indipendente.“
— Nathaniel Hawthorne, libro La lettera scarlatta
introduzione a La lettera scarlatta, 1951, p. 9
La lettera scarlatta
„Quando una massa ignorante si mette a voler vedere con i propri occhi, è fin troppo facile che veda lucciole per lanterne. Però quando formula i suoi giudizi, come di solito fa, con l'intuito del suo grande e generoso cuore, le conclusioni a cui arriva sono spesso tanto profonde e tanto giuste da posseder gli stessi caratteri delle verità rivelate per via soprannaturale.“
— Nathaniel Hawthorne, libro La lettera scarlatta
Origine: La lettera scarlatta, p. 602
„I bambini partecipano sempre, per istinto mimetico, al nervosismo di chi sta con loro; e in particolare avvertono sempre ogni turbamento o ogni sovversione imminente, di qualunque genere, nella situazione familiare.“
— Nathaniel Hawthorne, libro La lettera scarlatta
Origine: La lettera scarlatta, p. 708
„La nostra salute morale e intellettuale ritrae un gran giovamento quando ci troviamo obbligati a mescolarci con individui del tutto diversi, che non condividono le nostre aspirazioni e posseggono interessi e abilità, che dobbiam fare uno sforzo per poter apprezzare.“
— Nathaniel Hawthorne, libro La lettera scarlatta
introduzione a La lettera scarlatta, 1951, p. 26
La lettera scarlatta
„È sempre così: un male fatto, simboleggiato da qualcosa o no, diventa una maledizione.“
— Nathaniel Hawthorne, libro La lettera scarlatta
Origine: La lettera scarlatta, p. 691
„Nella nostra natura c'è però una meravigliosa, e caritatevole, valvola di sicurezza per cui chi soffre non si rende mai conto con piena intensità di ciò che sta soffrendo nel momento stesso della tortura, ma solo dopo, quando lo raggiunge la fitta del ricordo.“
— Nathaniel Hawthorne, libro La lettera scarlatta
Origine: La lettera scarlatta, p. 527