Origine: Da Il desiderio della santità, lettera alla baronessa di Chantal del 3 maggio 1604, in Rivestitevi di dolcezza, traduzione di Luigi Rolfo, Edizioni Paoline, 1987, p. 9
“La poesia, laddove diventa forte, ristabilisce l'unità. L'albero non simboleggia la vita singola bensì la stirpe. Esso raffigura il genere: i fiori e i frutti che compaiono anno per anno sono gli individui.
Così lo intendono le tavole o alberi genealogici.
I due vecchi, con la trasformazione in alberi, sono allontanati in un altro ordine di tempo. Ciò è più di un guadagno di tempo: essi possono essere venerati. Al tempo stesso si attenuano i caratteri individuali, le foglie ombreggiano il contorno. Il profilo si spiritualizza. Dal punto di vista botanico: in natura il genere non esiste.”
Origine: Filemone e Bauci. La morte nel mondo mitologico e in quello tecnico, p. 119
Argomenti
vita , leggi , albero , anno , botanico , carattere , contorno , essere , foglio , forte , frutto , genere , genero , guadagno , individuo , natura , ordine , poesia , profilo , punto , singolo , stesso , stirpe , tavolo , tempo , trasformazione , venerato , unità , vista , altro , fioriErnst Jünger 277
filosofo e scrittore tedesco 1895–1998Citazioni simili
“Pianta alberi, che gioveranno in un altro tempo.”
citato in Cicerone, De senectute
dall'intervista a 7 Jours del 30 novembre 2002
2002
Origine: C. R. Leslie, Memoirs of the Life of John Constable, Composed Chiefly of His Letters (1843) (Phaidon, London, 1951) p. 273.
Origine: Il giorno prima della felicità, p. 26
“I Vecchi son come gli alberi, che quando non fanno più frutti si tagliano per lo fuoco.”
Dell'arte rappresentativa, premeditata e all'improvviso
“L'uomo è come un albero, la fatica del corpo sono le foglie, la custodia del cuore il frutto.”
Origine: Citato in Aa.Vv., Vita e detti dei padri del deserto, a cura di Luciana Mortari, Città Nuova, Roma, 2005.
“Non fu l'uomo, bensì Dio a cogliere il frutto dell'albero proibito e ad assaggiarlo.”
citato in Ann van Sevenant, Il filosofo dei poeti: l'estetica di Benjamin Fondane, Mimesis, 1994
“Sradica l'albero genealogico dell'avversario con la forza del turpiloquio.”