“[…] il rispetto altrui conosce un solo fondamento naturale […] che Rousseau scorge, nell'uomo, in «una ripugnanza innata a veder soffrire il suo simile» […]. Infatti l'unica speranza, per ognuno di noi, di non essere trattato da bestia dai suoi simili, sta nel fatto che tutti i suoi simili, e lui per primo, si colgano immediatamente come esseri sofferenti, e coltivino nell'intimo quella attitudine alla pietà che, nello stato di natura, tiene luogo «di legge, di costumi, e di virtù», e senza il cui esercizio cominciamo a capire che, nello stato di società, non può esserci né legge, né costumi, né virtù.Lungi dall'offrirsi all'uomo come un nostalgico rifugio, l'identificazione a tutte le forme della vita, a cominciare dalle più umili, propone dunque all'umanità d'oggi, per bocca di Rousseau, il principio di ogni saggezza e di ogni azione collettiva […].”
Origine: Antropologia strutturale due, pp. 77-78
Argomenti
simile , costume , legge , nostalgico , ripugnanza , sofferente , identificazione , attitudine , stato , rifugio , uomo , collettivo , esercizio , fondamento , trattato , bestia , intimo , saggezza , essere , bocca , luogo , speranza , azione , principe , principio , rispetto , primo , natura , oggi , societa' , fatto , vita , virtù , umanità , pietàClaude Lévi-Strauss 17
antropologo e etnologo francese 1908–2009Citazioni simili

prefazione; 2004, p. 32
Discorso sull'origine e i fondamenti della disuguaglianza
Variante: Infatti sembra che, se sono obbligato a non fare alcun male al mio simile, non è tanto perché esso è un essere ragionevole quanto perché è un essere sensibile — qualità che, essendo comune all'uomo e alla bestia, deve dare a questa almeno il diritto di non essere maltrattata inutilmente da quello. (prefazione; 2004, p. 32)

Origine: Da De ira Dei, cap. VII; citato in Pierre Bayle, Dizionario storico-critico, vol. I, a cura di Gianfranco Cantelli, Laterza, Bari, 1976, p. 160.

Pars I, Quaest. XCII, Art. I
Ad primum ergo dicendum quod per respectum ad naturam particularem, femina est aliquid deficiens et occasionatum. Quia virtus activa quae est in semine maris, intendit producere sibi simile perfectum, secundum masculinum sexum, sed quod femina generetur, hoc est propter virtutis activae debilitatem, vel propter aliquam materiae indispositionem, vel etiam propter aliquam transmutationem ab extrinseco, puta a ventis Australibus, qui sunt humidi, ut dicitur in libro de Generat. Animal. Sed per comparationem ad naturam universalem, femina non est aliquid occasionatum, sed est de intentione naturae ad opus generationis ordinata. Intentio autem naturae universalis dependet ex Deo, qui est universalis auctor naturae. Et ideo instituendo naturam, non solum marem, sed etiam feminam produxit.
Summa Theologiae

“La sperimentazione che riduce una bestia simile a Cristo sulla croce, però senza il grido finale.”
Origine: Le piccole persone, p. 156