“Nel diffuso e spesso forzato mutamento degli originari significati, la desistenza gioca un (negativo) ruolo primario. Essa, infatti, dal senso specifico di ravvedimento o di rinunzia, ha di recente assunto la curiosa valenza tutta politica di benevola astensione, di velato consenso, di disimpegnato – ma sempre più o meno interessato – lasciar correre e permissivo tirà a campà. Una volta si desisteva dalle querele, ora non c'è il rischio di venir querelati per desistenza. "Insistere, persistere, resistere", i verbi che in un passato non tanto remoto qualificavano la decisa volontà di raggiungere uno scopo o pervenire a un successo: al presente non è affatto da escludere che con un mirato "desistere" si possano conseguire confortevoli benefici, con buona pace di ogni coerenza e dignità.”
Desistenza, p. 38
Per moda di dire
Argomenti
rinunzia , querela , valenza , forzato , coerenza , primario , mutamento , originario , assunto , consenso , curioso , specifico , interessato , beneficio , negativo , rischio , ruolo , significato , scopo , pace , presente , successo , passato , senso , politico , meno , dignità , ora , volontà , tanto , astensione , voltaRenato De Falco 3
1928–2017Citazioni simili

Citazioni tratte da articoli de Il Ponte, Ottobre 1946

“Ora, una parola curiosa per esprimere tutto un mondo e tutta una vita.”

dall'intervista a Fabio Gambaro del 2000, pubblicata in Fabio Gambaro, Dalla parte degli editori, p. 72