“Si sa che Proust provava un piacere estetico a sentire pronunciare le sillabe di certe parole, di certi vocaboli che popolavano per lui di meraviglioso l'universo, non solo fisico ma anche sociale, come se avessero una virtù evocatrice, un contenuto poetico, un fascino quasi magico associato al ricordo di un luogo o di un ambiente, risvegliante gli echi di un passato più o meno lontano, carico di un desiderio o di un mistero proprio.”

È ciò che lui chiamava « il genio dei nomi »
Marcel Proust

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 22 Maggio 2020. Storia

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“Il contenuto mistico di certe formule conferisce loro un potere magico temibile. Migliaia di uomini si fecero uccidere per parole che non potevano comprendere e del resto sprovviste di senso razionale.”

Gustave Le Bon (1841–1931) antropologo, psicologo e sociologo francese

Citato in Le petit philosophe de poche, Textes réunis par Gabriel Pomerand

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“[Su Marcel Proust] Egli è passato in mezzo a noi come una meteora lasciandoci, nello spazio di pochi anni, l'opera più meravigliosa e una fra le più complete della nostra letteratura.”

René Boylesve (1867–1926) scrittore francese

Origine: Da Nouvelle Revue Française, n. 112, gennaio 1923; citato in François Cruciani, Marcel Proust, traduzione di Claudio Pavese e Manuela Pulga, I Giganti Mondadori, 1974, p. 123.

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“Il passato, come lei sa, è come certi torturati. Duro a morire.”

Stefano Benni (1947) scrittore, giornalista e sceneggiatore italiano

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