“Che imbecilli. Mi ripugna il pensare che sto per rivedere le loro facce ottuse e piene di sicurezza. Legiferano, scrivono romanzi populisti, si sposano, hanno l'estrema stupidità di fare figli. E frattanto la grande natura incolta s'è insinuata nella loro città, s'è infiltrata dappertutto, nelle loro case, nei loro uffici, in loro stessi. Non si muove, si mantiene ferma in essi, essi vi stan dentro in pieno, la respirano e non la vedono, credono che sia fuori, a venti miglia dalla città. Io la vedo, questa natura, la vedo… So che la sua sottomissione è pigrizia, so ch'essa non ha leggi: quella che scambiano per la sua costanza… Non ha che abitudini, e le può cambiare domani.”

—  Jean Paul Sartre , libro La nausea

2003, p. 197
La nausea

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
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filosofo, scrittore, drammaturgo e critico letterario franc… 1905–1980

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“Le grandi città sono piene d'imprevisti: vi sono delle opportunità incredibili di fortuna e di favore.”

Ferdinando Petruccelli della Gattina (1815–1890) giornalista, scrittore e patriota italiano

Il re prega

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“Non so con chi adesso sei, | non so che cosa fai, | ma so di certo a cosa stai pensando… | è troppo grande la città | per due che, come noi, | non sperano però si stan cercando.”

Lucio Battisti (1943–1998) compositore, cantautore e produttore discografico italiano

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“Le più belle pagine sulla campagna si scrivono in piena città.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

25 novembre 1887; Vergani, p. 13
Diario 1887-1910

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