14, pp. 313-315
Citato in Giamblico, Summa pitagorica
“Vi sembra giusto far balzare i peccati verso gli dei
con ali, e poi nei fogli del libro di Zeus
scrivere queste cose, e Zeus che li vede
punire i mortali? Né il gran cielo
di Zeus che scrive i peccati dei mortali
basterebbe, né chi osservi di
mandare a ciascuno la punizione: ma Giustizia
è più vicino se volete vedere.”
frammento 506
Frammenti di alcune opere, Melanippe incatenata
Citazioni simili
“Sei malridotto, per Zeus, sei l'ombra di uno scricciolo: | ti sei "filippidato!"”
da La donna che beve la mandragora, frammento conservato da Ateneo di Naucrati in Deipnosofisti, XII, 552 e-553 a; traduzione in Luciano Canfora, I deipnosofisti: Libri XII-XV, Salerno, 2001, ISBN 978-88-8402-355-1
Origine: "Filippidarsi" è un neologismo coniato da Alessi per indicare il diventare magri come Filippide, politico ateniese del IV secolo a.C. noto per la sua magrezza scheletrica (Mario Marzi, Oratori attici minori, UTET, 1995, ISBN 978-88-02-02633-6, pp. 200-201).
“L'uno, il solo saggio non vuole e vuol essere chiamato col nome di Zeus.”
fr. 32
Sulla natura
“L'indifferenza è il più grave peccato mortale.”
da Salvami
Lorenzo 2002 – Il quinto mondo
“Il peccato veniale di un Banchiere è fuggire con la cassa, quello mortale è… parlare.”
Citato in La cerchia milanese di Ugo La Malfa, Rubettino Editore, 2003