“[…] «Così adesso mi chiamo Sam… E il cognome?»
«Cavanaugh. E io sono tuo zio Charlie… Charles M. Cavanaugh, pensionato. Ti presento tua sorella Mary.»
Avevo notato che c'era un'altra persona nella stanza ma, quando è presente, il Vecchio riesce sempre a calamitare tutta l'attenzione su di sé finché lo desidera. Diedi un'occhiata a mia «sorella»… poi tornai a squadrarla. Ne valeva la pena.
[…] Aveva un corpo lungo e snello, ma gradevolmente femminile. Belle gambe. Spalle ampie per una donna. Capelli ondulati color fiamma, e la classica struttura cranica da sauro di una rossa che si rispetti. Più che bella, la sua era una faccia interessante. Mi guardò come se fossi un quarto di bue.”
1990, p. 5
Il terrore dalla sesta luna
Argomenti
persone , attenzione , bella , bue , capello , classico , cognome , color , colore , corpo , desiderio , donna , fiamma , guardia , occhiata , pena , pensionato , persona , presente , quarto , rispetto , sorella , spalla , stanza , struttura , vecchio , zio , gambe , lungoRobert Anson Heinlein 155
autore di fantascienza statunitense 1907–1988Citazioni simili

Origine: Citato in Matilde Hochkofler, Anna Magnani: La biografia, Bompiani, 2013.
We Have Always Lived in the Castle

Origine: Citato in Ubaldo Scanagatta, Quante ovvietà si son sentite! Verità scontate eppur originali? http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/10/06/782944-quante_ovvieta_sentite_verita_scontate_eppur_originali.shtml, Ubitennis.com, 7 ottobre 2012.