“Mentre si esibiva rimasi in piedi dietro le quinte. Era veramente un cantante straordinario, caldo e diretto, con un modo di interpretare le canzoni romantiche che arrivava dritto al cuore delle donne. E la cosa buffa è che lui non sembrava accorgersi di quel potere. Era come se una parte di lui si guardase sempre a distanza, prendendosi gioco di ciò che faceva. A quel tempo ancora non si interrompeva per fare una battuta […] ma ogni tanto, mentre cantava, glielo leggevi negli occhi che proprio non ce la faceva a prendere quella canzone sul serio.”
p. 32
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Origine: Il riferimento è alla semifinale degli US Open 1977, giocata tra Connors e Barazzutti e vinta dal primo con il punteggio di 7-5, 6-3, 7-5. Nel terzo set, sul punteggio di 5-3 per l'italiano, Connors tira un rovescio anomalo, che a giudizio di Barazzutti è chiaramente fuori. L'arbitro tuttavia non sembra essere dello stesso avviso. I campi in terra, tuttavia, permettono di controllare il segno della pallina sul campo e di valutare, in tal modo, se questa è uscita o meno. L'italiano, dunque, chiede che il segno venga controllato ma l'arbitro si attarda e così Connors piomba di corsa nell'altro campo, cancella il segno e poi torna trotterellando nel suo campo. Barazzutti è incredulo e lo diventa ancor di più quando l'arbitro redarguisce semplicemente l'americano – un gesto del genere è da considerarsi molto grave e meriterebbe ben altra punizione – giudicando per di più la palla buona ed assegnando di conseguenza il punto a Connors.

Origine: Shock and awe (vedi la voce su Wikipedia).
Origine: Dalla prefazione a Gabbie vuote, pp. 13-14
“E io qui col viso caldo per le botte mentre nel mio cuore nevica.”
da Parole di ghiaccio, n. 3
L'erba cattiva