“Anch'io sono stato un attento osservatore delle azioni della Banca degli Stati Uniti. Ho avuto uomini che vi hanno osservato per lungo tempo, e sono convinto che voi avete utilizzato i fondi della banca per speculare sulle granaglie del paese. Quando vincevate, dividevate i profitti fra di voi, e quando perdevate, addebitavate alla banca. Voi mi dite che se io prendo i depositi dalla banca e annullo il suo statuto rovinerò 10.000 famiglie. Questo può essere vero, signori, ma questo è il vostro errore! Dovrei lasciarvi andare avanti, rovinerete 50.000 famiglie, e ciò sarebbe il mio errore! Voi siete un covo di vipere e ladri. Intendo scovarvi e, nel nome del Dio Eterno, (battendo il suo pugno sul tavolo) vi scoverò.”
Argomenti
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7º presidente degli Stati Uniti d'America 1767–1845Citazioni simili

“Che cos'è l'effrazione di una banca di fronte alla fondazione di una banca?”
atto III, scena 3

da Controcultura, n. 7
Controcultura


“Rispettabilità. Frutto di una liaison fra una testa calva e un conto in banca.”
2005
Dizionario del diavolo

“E allora siamo padroni di una banca?”
Origine: Tratto da un'intercettazione telefonica con Gianni Consorte, in merito al caso Unipol. Citato in Ferruccio Sansa, Il caso Unipol, le telefonate di Consorte a Fassino http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/01/03/il-caso-unipol-le-telefonate-di-consorte.html, la Repubblica, 3 gennaio 2006, p.10 e in Monica Guerzoni, Il dialogo Fassino-Consorte turba la Quercia http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/01_Gennaio/03/guerzoni.shtml, Corriere.it, 4 gennaio 2006.