“Un primo accento è da porre sul fatto che ogni intervento di trapianto d'organo, come già in altra occasione ho avuto modo di sottolineare, ha generalmente all'origine una decisione di grande valore etico: "la decisione di offrire, senza ricompensa, una parte del proprio corpo, per la salute ed il benessere di un'altra persona". Proprio in questo risiede la nobiltà del gesto, che si configura come un autentico atto d'amore. Non si dona semplicemente qualcosa di proprio, si dona qualcosa di sé, dal momento che "in forza della sua unione sostanziale con un'anima spirituale, il corpo umano non può essere considerato solo come un complesso di tessuti, organi e funzioni…, ma è parte costitutiva della persona, che attraverso di esso si manifesta e si esprime.”
Argomenti
arte , amore , salute , accento , atto , benessere , complesso , corpo , decisione , essere , fatto , forza , funzione , gesto , grande , intervento , manifesto , modo , momento , occasione , organo , origine , parte , persona , primo , ricompensa , saluto , tessuto , trapianto , unione , valor , valore , nobiltà , anima , proprioPapa Giovanni Paolo II 166
264° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica 1920–2005Citazioni simili

Origine: Da Donazione degli organi, dedicato ai tanti che sono ancora incerti https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2000/agosto/28/Donazione_degli_organi_dedicato_tanti_co_0_0008285002.shtml, Corriere della Sera, 28 agosto 2000, p. 1

“Nessuno può costruire la propria sicurezza sulla nobiltà d'animo di un'altra persona.”

Origine: Da Le scelte dei donatori le norme per i trapianti http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/06/01/le-scelte-dei-donatori-le-norme-per.html, la Repubblica, 1 giugno 2007, p. 1.

“Nulla si dona con tanta prodigalità quanto i propri consigli.”
110
Massime, Riflessioni morali

“Non si dona a un altro che il diritto di essere la propria apparenza.”
Carnets (1930-1972)

Intervista con Léo Gillet
Un apolide metafisico: conversazioni