Vol. III, p. 12
Storia della Letteratura Italiana
“La riconoscente Verona gli avea già fallo erigere un busto coll'epigrafe: A Scipione Maffei ancora vivente; iscrizione al dir del Voltaire, bella nel suo genere al par di quella che si legge in Montpellier: A Luigi XIV dopo la morte; perché le lodi largite al privato vivente mostrano che le sue virtù hanno vinto il livore, mentre quelle che si tributano al principe ancora spirante possono essere un effetto della vile adulazione, e non soglion esser sincere se non quando cessò la sua possanza. Né ci dobbiamo maravigliare che tanti onori abbian fatto inorgoglire il Maffei, di cui si narra che un giorno chiedesse ad una colta dama: Che pagherebbe ella a saper quanto so io? Al che ella prontamente rispose : Pagherei assai più a saper quanto ella non sa.”
Vol. III, p. 17
Storia della Letteratura Italiana
Argomenti
due-giorni , tre-giorni , morte , adulazione , ancora , bella , busto , dama , dir. , effetto , epigrafe , essere , fallo , fatto , genere , genero , giorno , iscrizione , legge , livore , possanza , principe , principio , privato , sapere , sincero , vivente , dopo , virtùGiuseppe Maffei 15
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Euripide
(-480–-406 a.C.) tragediografo ateniese