“Spiegazione del reale assumendo come base di partenza l'impossibile. Curioso modo di procedere del pensiero! Procedimento paradossale quanti altri mai, procedimento che chiameremo archimedeo, o meglio platonico: spiegazione, o meglio ricostruzione del reale empirico partendo da un reale ideale. Modo di procedere paradossale, difficile e rischioso; e l'esempio di Galíleo e di Descartes ci farà immediatamente constatare la sua contraddizione essenziale: necessità di una conversione totale, di una sostituzione radicale di un mondo matematico, platonico, alla realtà empirica – poiché solo in questo mondo valgono e si realizzano le leggi ideali della fisica classica – e impossibilità di questa sostituzione totale che farebbe scomparire la realtà empirica invece di spiegarla, e che, invece di risolvere i fenomeni, farebbe apparire fra la realtà empirica e la realtà ideale il baratro mortale del fatto non spiegato. Ora, fin da Pisa, l'archimedismo galileiano si scontra con il fatto.”

cap. III, Il Dialogo sopra i massimi sistemi e la polemica antiaristotelica, p. 210
Studi galileiani

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“Orbene, è proprio quello che Galileo non fa. E non può fare, perché egli – per esprimerci in termini moderni – confonde la gravità con la massa. Ed è per questo che la gravità, per lui, non è una «forza» che agisce sul corpo, ma è qualcosa di cui il corpo è «dotato», qualcosa che appartiene al corpo stesso. In tal modo essa non subisce nessuna variazione né nel tempo, né nello spazio. Galileo può ben – seguendo Archimede – astrarre, o far astrazione, della realtà e trascurare la direzione reale che prende la gravità sulla terra (cosa che, d'altra parte, gli rimprovereranno, unanimemente, Simplicio e Sagredo); può, per giustificare questo procedimento presentarci il suo mondo archimedei come una prima approssimazione (nella qual cosa ha ragione, e anche doppiamente ragione: la legge archimedea della caduta è un'approssimazione della legge reale, più complessa; e il mondo archimedeo è, partendo dal mondo geometrico, una prima approssimazione del mondo fisico), ma non può spingere l'«astrazione» oltre, e ciò perché la gravità, come abbiamo visto tante e tante volte, è una proprietà costitutiva del corpo fisico.
La fisica di Galileo spiega ciò che è con ciò che non è. Descartes e Newton vanno piú lontano: le loro teorie fisiche spiegano ciò che è con ciò che non può essere; spiegano il. reale con l'impossibile. Galileo, abbiamo visto, non lo fa. Non gliene facciamo tuttavia una colpa. In realtà, questo impossibile, vale a dire il moto inerziale in linea retta, è in qualche modo meno impossibile per Newton o Descartes di quanto non lo sia per Galileo. O, se si preferisce, l'impossibilità di questo movimento non è la stessa. Non ha la stessa struttura.”

Alexandre Koyré (1892–1964) storico della scienza e filosofo francese

ibidem, p. 282 sg.
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“Mai Dio domanda all'uomo di fare sacrificio della sua ragione! Mai la ragione entra in contraddizione reale con la fede!”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Omelie, All'Esplandade des Invalides

“È chiaro che la variabilità è il modo di procedere della natura.”

Jaime Jackson (1947)

The Natural Horse

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“Scaldati in casa | davanti al tuo televisore, | la verità | della tua mentalità | è che la fiction sia meglio | della vita reale.”

Caparezza (1973) cantautore e rapper italiano

da Vengo dalla Luna, n. 6
Verità supposte

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