Origine: Pensieri di un libertino, p. 64
“Non si tien conto di chi accatti o presti: | accatta e fa' pur debiti, se sai, | ché non è creditor che ti molesti; | se pur ne vien qualch'un, di' che tu hai | doglia di testa e che ti senti al braccio: | colui va via senza voltarsi mai. | Se tu vai fuor, non hai chi ti dia impaccio, | anzi ti è dato luogo e fatto onore, | tanto più se vestito sei di straccio. | Sei di te stesso e de gli altri signore, | vedi fare alle genti i più strani atti, | ti pigli spasso dell'altrui timore.”
da Capitolo primo della peste, vv. 100-110
Rime
Argomenti
braccio , bracco , capitolo , conto , creditore , dato , debito , doglia , fai-da-te , fatto , impaccio , impacco , luogo , molestia , onore , peste , primo , signora , signore , signoria , stesso , straccio , strano , timore , vestito , via , tanto , testa , vai , spasso , fareFrancesco Berni 45
scrittore e poeta italiano 1497–1535Citazioni simili
“Te può piglia' 'o rolex, 'o tiemp nun 'o può accatta.”
da Senza chances, n. 1
<nowiki>'</nowiki>A verità
da Canzona delle forese, vv. 13-20
Canti carnascialeschi
“Avrei dato il mio braccio destro pur di diventare pianista.”
“Ché non ha forza il braccio | Se non gli vien dal cor.”
da All'armi!, in Inni di guerra, p. 13
Autore: p. 323
Satire, Satira VI, L'invidia