“Dopo quella crisi Maurice diventò un uomo. Fin allora – posto che si possa fare una stima degli esseri umani – non era valso l'affetto di nessuno, essendo stato convenzionale, meschino, infido verso il prossimo perché lo era verso sé stesso. Ora viceversa aveva da offrire il dono più pregiato. L'idealismo e la brutalità che avevano segnato il cammino della fanciullezza si erano finalmente uniti e intrecciati a comporre l'amore. Forse, di questo amore, nessuno avrebbe voluto saperne, ma lui non poteva vergognarsene perché era «lui», non corpo o anima, e nemmeno corpo e anima, ma «lui» che operava attraverso l'uno e l'altra. Continuava a soffrire, e tuttavia un senso di trionfo si era formato altrove. La sofferenza gli aveva indicato una nicchia al di là del giudizio del mondo, dove gli era consentito rifugiarsi.”

cap. 11, p. 90
Maurice

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“Il desiderio è il mio cammino e la tempesta la mia bussola | in amore non getto l'ancora in nessun posto.”

Joumana Haddad (1970) poetessa, giornalista e traduttrice libanese

da Quando diventai un frutto
In Non ho peccato abbastanza

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“[Su Maurice Pialat] Maurice era Maurice: l'uomo che può creare solo nella tensione, nell'insicurezza, nell'incapacità di stabilire rapporti umani, forse nel disprezzo.”

Gilles Jacob (1930) critico cinematografico, regista e produttore cinematografico francese

Origine: Cinema è sogno, p. 223

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