“Dopo quella crisi Maurice diventò un uomo. Fin allora – posto che si possa fare una stima degli esseri umani – non era valso l'affetto di nessuno, essendo stato convenzionale, meschino, infido verso il prossimo perché lo era verso sé stesso. Ora viceversa aveva da offrire il dono più pregiato. L'idealismo e la brutalità che avevano segnato il cammino della fanciullezza si erano finalmente uniti e intrecciati a comporre l'amore. Forse, di questo amore, nessuno avrebbe voluto saperne, ma lui non poteva vergognarsene perché era «lui», non corpo o anima, e nemmeno corpo e anima, ma «lui» che operava attraverso l'uno e l'altra. Continuava a soffrire, e tuttavia un senso di trionfo si era formato altrove. La sofferenza gli aveva indicato una nicchia al di là del giudizio del mondo, dove gli era consentito rifugiarsi.”
cap. 11, p. 90
Maurice
Argomenti
amore , mondo , affetto , alloro , cammino , cap. , corpo , crisi , dono , essere , fanciullezza , format , formato , giudizio , idealismo , meschino , nicchia , posto , pregiato , senso , sofferenza , stato , stesso , stima , trionfo , uomo , verso , dopo , ora , anima , forse , brutalità , fare , volutaEdward Morgan Forster 112
scrittore britannico 1879–1970Citazioni simili

da Quando diventai un frutto
In Non ho peccato abbastanza

pp. 59-60

Origine: Cinema è sogno, p. 223

“L'odio verso sé stessi e l'amore verso i nemici è il principio e la fine del Cristianesimo.”
Origine: Storia di Cristo, p. 148