“Il «totalitarismo» e il potere apparentemente onnipervasivo degli Stati di polizia hanno oscurato il fatto che quasi ovunque il potere statale è andato indebolendosi. […] D'altro canto, l'importanza delle grandi imprese (con la loro connessa «globalizzazione») è ingannevole, perché i loro temporanei manager e amministratori non ne sono i veri proprietari. Essi non costituiscono una nuova aristocrazia, il tipo di aristocrazia che inevitabilmente emerge quando gli Stati s'indeboliscono. Nel nostro futuro c'è un nuovo feudalesimo barbarico; ma la sua ora non è ancora giunta.”
Origine: Democrazia e populismo, pp. 144-147
Argomenti
vita , amministratore , ancora , aristocrazia , canto , fatto , futuro , giunta , globalizzazione , grande , importanza , impresa , manager , nuovo , polizia , potere , proprietario , statale , tipo , totalitarismo , andata , ora , altroJohn Lukacs 13
1924–2019Citazioni simili
cap. XXXV; p. 77
Clelia: il governo dei preti
Origine: L'"autogestione" jugoslava: teoria e pratica capitaliste, p. 18
cap. XI, Il secondo sistema liberaldemocratico, pag. 63
Democrazie senza democrazia
“Torino è piena di aristocrazia biliosa.”
Origine: Passeggiate romane, p. 84
“Tra gli uomini c'è una naturale aristocrazia, i cui fondamenti sono la virtù e il talento.”
“L'Inghilterra non è, in fondo, che una vasta, opulenta e vigorosa aristocrazia.”
1830, vol. I, p. 23; citato in Losurdo 2005, p. 122