p. 282 http://books.google.it/books?id=i_E_AAAAcAAJ&pg=PA282#v=onepage&q&f=false
Il secolo decimoterzo e Giovanni da Procida: Libri dodici. Studii storico morali
“[Anno 1282, durante il vespro: Macalda regge la capitaneria di Catania in luogo di Alaimo (andato a Messina per resistere all'assedio di Carlo I d'Angiò) e si rende colpevole di un efferato tradimento nei confronti dei francesi, dalla cui parte ella stava un tempo] Alaimo […] aveva in Catania sua moglie Macalda Scaletta donna di forte e virile animo, come dicemmo, e temuta in Sicilia perché fiera, e famosa per libidini, e più ancora per ambizione e superbia più che maschile, e per vanità più che muliebre. La mostrò ribalda ed inumana il fatto di aver accolto in sua casa i Francesi, e poi disarmatili a tradimento, li diè in preda all'ira del popolo. Ed inoltre i fatti che successero mostrano chiaro ch'ella ambiva dominare e grandeggiare, in una nuova Corte, che la dovesse tenere come prodiga di troni.”
p. 321 http://books.google.it/books?id=i_E_AAAAcAAJ&pg=PA321#v=onepage&q&f=false
Il secolo decimoterzo e Giovanni da Procida: Libri dodici. Studii storico morali
Argomenti
arte , dio , ambizione , ancora , animo , anno , assedio , colpevole , confronto , corte , corteo , donna , efferato , fatto , forte , francese , ira , libidine , luogo , moglie , mostro , parte , popolo , preda , prodigio , scaletta , superbia , superbo , tempo , tenero , tradimento , casa , andata , fieraSalvatore De Renzi 3
medico e scrittore italiano 1800–1872Citazioni simili

Vol VI: 1250-1314, Cap. XLVII – Continuazione delle cose di Sicilia, p. 274
Storia d'Italia narrata al popolo italiano
Origine: Cronaca Catalana, c. 96
Origine: l D'Esclot, che in tutto il racconto si mostra favorevole a Macalda, dice : Quando la donna vide il re, ne rimase innamorata come di colui ch'era valente e piacevole signore, non già per cattiva intenzione». Ma Bartolommeo di Neocastro concittadino di Macalda la descrive come una Messalina.

Vol. IV, cap. CII, p. 177
Storia degli Italiani
da La Sicilia del Seicento, società e cultura, Mursia, 1976, pp. 216-217
pp. 375-6 http://books.google.it/books?id=i_E_AAAAcAAJ&pg=PA375#v=onepage&q&f=false
Il secolo decimoterzo e Giovanni da Procida: Libri dodici. Studii storico morali
cap. LI
Historia Sicula

cap. XCVI, pp. 840-41
Origine: In una prima redazione della Crònica, gli attributi di Macalda erano «leale (leyal) e gentile». In seguito, il «leyal», non più utilizzabile in maniera neutra dopo la caduta in rovina per presunte istigazioni e complotti, fu rimosso e sostituito con «bella» (Ferran Soldevila i Zubiburu, Pere II el Gran: el desafiament amb Carles d'Anjou, Estudis Universitaris Catalans, IX (1915-1916). Monografia pubblicata in ritardo, con separata tiratura, il 1919 (ora in: Ferran Soldevila i Zubiburu, El desafiament de Pere el Gran amb Carles d'Anjou, Barcelona, 1960)

Vol VI: 1250-1314, Cap. LV Della rovina di Alaimo di Lentini e di sua moglie Macalda, pp. 303-304
Storia d'Italia narrata al popolo italiano