“Con i regimi totalitari, la guerra diventa realmente la fatalità delle nazioni. Questa volta, la massima secondo la quale la guerra non è fatta per servire la nazione, ma la nazione per servire la guerra, non appare più come una semplice tesi filosofica. Essa è la descrizione esatta della realtà. Lo Stato elimina la minima possibilità di critica e di opposizione, e perfino di passività o di ritirata. Esso controlla, coordina e gerarchizza l'insieme delle attività nazionali.”
Origine: La vertigine della guerra, p. 69
Argomenti
guerra , attivita' , controllo , critico , descrizione , insieme , massimo , minimo , nazionale , nazione , opposizione , regime , ritirata , secondo , semplice , stato , tesi , possibilità , fatalità , passività , volta , realtàRoger Caillois 9
scrittore, sociologo e critico letterario francese 1913–1978Citazioni simili

A Trieste e Trento, Roma, 29 marzo 1875; p. 708
Scritti politici e militari, ricordi e pensieri inediti

da Sto sorok besed c Molotovym, p. 90
Origine: Citato in Elena Agassi-Rossi e Viktor Zaslavsky, Togliatti e Stalin, p. 28.

“Dopo la guerra, lo sport è la prima cosa che permette di distinguere le nazioni.”
Origine: Citato in Per la Croazia il calcio non è solo un gioco https://www.internazionale.it/opinione/leonid-bershidsky/2018/07/14/croazia-calcio-gioco, Leonid Bershidsky, Bloomberg View, Stati Uniti; tradotto da Federico Ferrone in Internazionale.it, 14 luglio 2018.

Origine: Citato in AA.VV., Il libro della politica, traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2018, p. 249. ISBN 9788858019429