“Se ti pieghi ti conservi, | se ti curvi ti raddrizzi, | se t'incavi ti riempi, | se ti logori ti rinnovi, | se miri al poco ottieni | se miri al molto resti deluso. | Per questo il santo preserva l'Uno | e diviene modello al mondo. | Non da sé vede perciò è illuminato, | non da sé s'approva perciò splende, | non da sé si gloria perciò ha merito, | non da sé s'esalta perciò a lungo dura. | Proprio perché non contende | nessuno al mondo può muovergli contesa. | Quel che dicevano gli antichi: | se ti pieghi ti conservi, | erano forse parole vuote? | In verità, integri tornavano.”
XXII, Parinetto
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Origine: Da Donazione degli organi, dedicato ai tanti che sono ancora incerti https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2000/agosto/28/Donazione_degli_organi_dedicato_tanti_co_0_0008285002.shtml, Corriere della Sera, 28 agosto 2000, p. 1

da Hexaemeron; citato in Francesco Agnoli, La filosofia della luce, Edizioni Studio Domenicano, Bologna 2007, p. 150

“Non mi aspetto mai troppo in amore, perciò non sono mai rimasto deluso.”