da Facciamo la guerra, La Voce, 26 agosto 1914
“Come può la vista sopportare l'uccisione di esseri, | che vengono sgozzati e fatti a pezzi? | Non ripugna il gusto, berne gli umori e il sangue? | Le carni agli spiedi crude… | e c'era come un suono di vacche. | Non è mostruoso desiderare di cibarsi, | di un essere che ancora emette suoni? | Sopravvivono i riti di sarcofagia e cannibalismo.”
da Sarcofagia, n. 8
Ferro Battuto
Origine: Cfr. Plutarco: «Come poteva il suo sguardo tollerare l'uccisione delle vittime sgozzate, scuoiate, smembrate, il suo olfatto resistere alle esalazioni, come ha fatto il senso di contaminazione a non dissuadere il palato, a contatto con le piaghe di altri esseri, nel ricevere i succhi e il sangue putrefatto di ferite mortali?».
Origine: Cfr. Odissea: «Fremevano le pelli, muggivano sugli spiedi le carni | cotte e crude: s'udiva una voce come di vacche».
Franco Battiato 252
musicista, cantautore e regista italiano 1945Citazioni simili
citato in Zuffa con la Digos, Bossi condannato https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1998/luglio/23/Zuffa_con_Digos_Bossi_condannato_co_0_9807231725.shtml, Corriere della sera, 23 luglio 1998
“In sogno una parola e il suo suono dipinge intera la persona che la emette.”
Corto viaggio sentimentale
citato in Franco Libero Manco, Biocentrismo. L'alba della nuova civiltà, Nuova Impronta Edizioni, Roma 1999, p. 203
Anche in mezzo ai piaceri e ai godimenti l'evocazione del cadavere cominciò a incontrar gradimento.
1980; p. 215
Adagia, Dulce bellum inexpertis