“Dato il livello ridottissimo delle nostre conoscenze nel campo della malattia mentale (in particolare la schizofrenia, di cui conosciamo le diverse modalità di espressione, ma quasi nulla di ciò che riguarda l'eziologia), non possiamo continuare ad "accantonare" i malati in attesa di raggiungere una più approfondita comprensione di ciò di cui soffrono, aumentandone la sofferenza attraverso la reclusione e la segregazione; tentiamo invece di "accantonare" la malattia come vuota definizione e semplice etichettamento, cercando di creare una possibilità di vita e di comunicazione, tale da consentire insieme l'affiorare e il liberarsi di elementi in grado di darci qualche indicazione per l'indagine futura. Se la malattia resta coperta dalla malattia istituzionale, non si riuscirà ad uscire da questa totale identificazione che ci impedisce ogni possibilità di comprensione.”
da Introduzione generale ed esposizione riassuntiva dei vari gruppi di lavori, corso di aggiornamento per operatori psichiatrici, Trieste 1974
Argomenti
vita , aggiornamento , atteso , campo , comprensione , comunicazione , conoscenza , coperto , corso , dato , definizione , elemento , esposizione , espressione , futuro , generale , grado , gruppo , identificazione , indagine , indicazione , insieme , introduzione , lavorio , lavoro , livello , malato , malattia , operatore , particolare , reclusione , riguardo , schizofrenia , segregazione , semplice , sofferenza , tale , totale , uscire , resta , modalità , possibilità , nullaFranco Basaglia 20
psichiatra e neurologo italiano 1924–1980Citazioni simili

“MALATO. Per tirar su un malato, ridere della sua malattia e negare le sue sofferenze.”
Dizionario dei luoghi comuni

da Sull'arte, in Opere, p. 461; citato in Cosmacini 2010, p. 21

“La malattia della quale soffrono tutti gli uomini anziani è l'avarizia.”
Senza fonte