“L'Italia è salita per un lungo periodo al rango di media potenza economica. Entrata nella seconda guerra mondiale già provata dalle imprese coloniali, con una struttura produttiva arretrata, essa dipendeva dall'estero per le materie prime essenziali e si tirava dietro gravi problemi sociali. Che la sconfitta aggrava: dopo la guerra, nel Mezzogiorno e nelle isole a lungo c'è stata davvero la fame, per strati notevoli della popolazione, mentre non si riusciva neppure a riscaldare tutte le case. L'Italia allora dipendeva dalle potenze vincitrici per la propria sopravvivenza persino alimentare, mentre era costretta nelle maglie di un trattato di pace che dopo l'occupazione ne ha condizionava la politica estera, gli scambi internazionali, lo sviluppo insomma. Il rischio era che da quella situazione non riuscisse a risollevarsi, restando un paese a sovranità dipendente, specialmente dal punto di vista economico.”

—  Nico Perrone

p. 50

Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

Citazioni simili

Nico Perrone photo
Enrico Mattei photo

“La geografia della fame è una leggenda: è legata solo alla passività, all'inerzia creata dal colonialismo nelle popolazioni autoctone. Faceva comodo al colonialismo incoraggiare la fatalità, la rassegnazione. Io leggo sempre i vostri discorsi e quello che più mi ha colpito è la lotta contro la fatalità e la rassegnazione. Ho lottato anch'io contro l'idea fissa che esisteva nel mio Paese: che l'Italia fosse condannata a essere povera per mancanza di materie prime e di fonti energetiche. Queste fonti energetiche le ho individuate e le ho messe in valore e ne ho tratto delle materie prime. Ma prima di far tutto questo: ho dovuto fare anch'io della decolonizzazione perché molti settori dell'economia italiana erano colonizzati, anzi, direi, che la stessa Italia meridionale era stata colonizzata dal Nord d'Italia! Il fatto coloniale non è solo politico: è anche, e soprattutto, economico. Esiste una condizione coloniale quando manca un minimo d'infrastruttura industriale per la trasformazione delle materie prime. Esiste una condizione coloniale quando il giuoco della domanda e dell'offerta per una materia prima vitale è alterato da una potenza egemonica: anche privata, di monopolio o di oligopolio? Nel settore del petrolio questa potenza egemonica oligopolistica è il cartello. Io lotto contro il cartello non solo perché è oligopolistico ma perché è maltusiano e maltusiano ai danni dei paesi produttori come ai danni dei paesi consumatori.”

Enrico Mattei (1906–1962) imprenditore e politico italiano

Origine: Dagli appunti (poi non utilizzati) per un discorso da tenere a Tunisi nel giugno 1960, Archivio storico dell'Eni; pubblicato in Le mie idee sul petrolio http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/04/25/le-mie-idee-sul-petrolio.html?refresh_ce, la Repubblica, 25 aprile 2006.

Benito Mussolini photo
Sergio Mattarella photo

“Con le guerre non si risolvono i problemi. Se ne creano dei nuovi. Tutte le guerre creano nuovi problemi, in particolare quelle grandi, quelle mondiali. E in fondo la guerra è ingiusta. Di solito sono leader incapaci e avventati a causare le guerre, ma poi sono le popolazioni civili e i soldati, per lo più innocenti, che le patiscono. La Grande Guerra, in seguito detta Prima guerra mondiale, è un chiaro esempio di questo tragico assunto. Non era necessaria, non era inevitabile. Il mondo e l'umanità non erano destinati a questa deriva morale. Ma così fu deciso dai leader politici e militari, erroneamente convinti che la guerra avrebbe risolto problemi e sarebbe stata di breve durata. Niente di tutto questo era vero. Questa ecatombe mondiale durata quattro anni non risolse alcun problema. Al contrario, nuovi problemi si aggiunsero. Fino al punto che, dopo venti anni, l'umanità venne travolta da un altro, ancor più terribile conflitto mondiale. E questo fu così incomprensibilmente mostruoso da cancellare la memoria storica dell'orrore della Prima guerra mondiale.”

Sergio Mattarella (1941) 12º Presidente della Repubblica Italiana

2016
Origine: Dall<nowiki>'</nowiki> Intervento del Presidente della Repubblica di Slovenia Borut Pahor in occasione dell'inaugurazione di una targa commemorativa dei caduti sloveni nella Prima Guerra Mondiale a Doberdò del Lago http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=465, Doberdò del Lago, 26 ottobre 2016.

Philip K. Dick photo
Federico Buffa photo
Petro Oleksijovyč Porošenko photo

“Nessun paese dopo la seconda guerra mondiale ha dovuto pagare un prezzo così alto per far parte di questa comunità [l'Unione europea]. Le forze che volevano fermare il processo sono state sconfitte.”

Petro Oleksijovyč Porošenko (1965) imprenditore e politico ucraino

Origine: Citato in Ucraina sfida i separatisti: status speciale alle regioni del sud-est http://www.repubblica.it/esteri/2014/09/16/news/ucraina_est_amnistia_separatista_russia_statuto-95877319/?ref=HREC1-20, Repubblica.it, 16 settembre 2014.

Ernesto Galli della Loggia photo

Argomenti correlati