“Ed anche se ascendo nel cielo sidereo, che cosa è questo di fronte a Te, mio Dio? E se pur la mia mente giunge in alto e, quasi cherubino dalle ali spiegate, si protende verso i confini del cielo, che cosa ha visto della creazione, e che cosa ha potuto intuire di Te, mio Dio? Se aprissi le braccia ad oriente e ad occidente, come le ha aperte e protese l'immagine effigiata dal michelangelo nella Sistina, e se portassi sulla punta delle mie dita, per così dire, la potenza della mente che vede e dell'amore che plasma, come par che la porti quell'immagine, che cosa avrei visto di Te, mio Dio, e delle opere tue?”

Origine: Commento ai quattro Vangeli, Vangelo di Giovanni, p. 1616

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 04 Giugno 2020. Storia
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Dolindo Ruotolo 22
presbitero italiano 1882–1970

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“Diversamente da te, non ho bisogno di esporre il motivo per cui il dio, facendo ogni cosa in funzione nostra (così almeno voi pretendete che sia), abbia munito natrici e vipere di tanta potenza.”

Marco Tullio Cicerone (-106–-43 a.C.) avvocato, politico, scrittore, oratore e filosofo romano

Origine: Da Academica, II, 120; citato in L'anima degli animali, pp. 130-131.

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“La preghiera, infatti, è capace più di ogni altra cosa di avvicinare la mente a Dio, così che questi entri in comunione con essa e risplenda nelle sue condotte.”

Isacco di Ninive (640–700) monaco, mistico, religioso (vescovo di Ninive)

Discorsi ascetici – terza collezione

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“È la mente che vede e che ode; ogni altra cosa è sorda e cieca.”

Epicarmo (-524–-435 a.C.) commediografo, filosofo e poeta siceliota

frammento 214 Kassel-Austin
νοῦς ὁρῆι καὶ νοῦς ἀκούει· τἆλλα κωφὰ καὶ τυφλά
Origine: Citato in Plutarco, De sollertia animalium, traduzione e note di Pietro Li Causi, cap. 3, in Aa. Vv., L'anima degli animali, Einaudi, Torino, 2015, pp. 230-231 (Plutarco cita il verso come un proverbio; sulla paternità di Epicarmo cfr. nota a p. 475). ISBN 978-88-06-21101-1

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“Che cosa è dio per la mente che crede, se non il padrone dei padroni, il re dei re di tutto l'universo? È il prepotente massimo.”

Luigi Fabbri (1877–1935) anarchico e saggista italiano

Origine: L'ideale anarchico, p. 15

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“Disegnerò un nuovo giorno per noi, come un bimbo io mi pasticcerò, solo casetta cielo e prato farò per riscoprire ogni cosa con te.”

Gigi D'Agostino (1967) disc jockey e produttore discografico italiano

da A Volte Io Mi Perdo n° 8 cd 1
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