“Se obbedissi al primo impulso, passerei le giornate a scrivere lettere di ingiurie e di addio.”

“Calvin: Un'altra splendida giornata autunnale. Che spreco andare a scuola in una mattina come questa.
Hobbes: Che cosa faresti se potessi stare a casa questa mattina?
Calvin: La passerei a letto.”

Bill Watterson (1958) fumettista statunitense

L'attacco dei mostri di neve mutanti

“Addio sorrisi dell'albe rosate, | Addio tramonti che d'oro parete! | Novembre porta le tristi giornate | E delle nebbie la bigia quïete!”

Olindo Guerrini libro Rime di Argia Sbolenfi

dalle "Rime", libro secondo - Le decadenti
Rime di Argia Sbolenfi

“Una persona che sa scrivere una lunga lettera con facilità non può scrivere male.”

Jane Austen libro Orgoglio e pregiudizio

Pride and Prejudice

“Teneva gli occhi fissi sulle labbra di Hervè Joncour, come se fossero le ultime righe di una lettera d'addio.”

Alessandro Baricco libro Seta

Seta

“[A Charles Brown] Mi riesce difficile dirti addio anche per lettera. Sono sempre stato goffo nel fare l'inchino.”

John Keats (1795–1821) poeta inglese

da Lettera a Charles Brown, 30 novembre 1820

“[Riferito al tiro a segno] Non è come il piattello che se fai uno zero resti primo. Qui basta un colpo sbagliato e addio primo posto.”

Niccolò Campriani (1987) tiratore italiano

“Secondo la mia teoria, se uno scrive lunghe lettere con facilità non può scrivere male.”

Jane Austen libro Orgoglio e pregiudizio

Caroline Bingley; 2014, p. 47
Orgoglio e pregiudizio

“Monsignore Périer mi dice sempre che scrivere lettere è il mio modo di scontare il purgatorio.”

Madre Teresa di Calcutta (1910–1997) religiosa e beata albanese

“Addio montagna, patria, reggimento, addio mamma e primo amore, cantavano gli alpini. Cantavano e piangevano gli alpini valorosi, e c'era nel loro canto paziente lo struggimento della nostra umana impotenza.”

Eugenio Corti (1921–2014) scrittore e saggista italiano

“Ti scriverò.
– Mi piacciono tanto le tue lettere. Peccato che Naoko le abbia bruciate tutte. Erano così belle.
– Tanto, le lettere sono solo lettere, – dissi. – Che tu le bruci o le conservi, quello che deve rimanere rimane e quello che si deve perdere si perde.”

Haruki Murakami (1949) scrittore, traduttore e saggista giapponese