“Cristo non arricchisce mai chi è ricco, né sfama chi è sazio, né giustifica chi è giusto, né redime chi confida in se stesso, né insegna a un erudito! La sua ricchezza è solo per il povero e il bisognoso, per chi è scartato, per chi è disprezzabile e sciagurato anche ai propri occhi; il cibo abbondante di Cristo è per l'affamato, la sua giustizia per i peccatori, il suo braccio forte per chi è caduto, la sua sapienza per i bambini e per quanti si considerano piccoli. Chiunque è povero, affamato, peccatore, caduto o ignorante è l'ospite di Cristo.”
Comunione nell'amore, Il pentimento
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“Né lingua né becco, né gola non ha…
Povero merlo! come farà a cantà?”
Origine: Le veglie di Neri, p. 51

“Eravamo una famiglia povera. Non affamata, ma povera.”

La desinenza in A
Origine: Dossi, C. La desinenza in A. Intermezzo primo. Ed Garzanti (1996), pg. 100