“Qual vento a cui s'oppone o selva o colle,
Doppia nella contesa i soffj e l'ira;
Ma con fiato più placido e più molle
Per le campagne libere poi spira.
Come fra scoglj il mar spuma e ribolle:
E nell'aperto onde più chete aggira.
Così quanto contrasto avea men saldo,
Tanto scemava il suo furor Rinaldo.”

Gerusalemme Liberata (1581)

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 29 Gennaio 2021. Storia
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Torquato Tasso 154
poeta, scrittore e drammaturgo italiano 1544–1595

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Carlo Innocenzo Frugoni (1692–1768) librettista e poeta italiano

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“Già calce che cuoce | nel muro ancora ribolle | un fiato di vulcano.”

Lillo Gullo (1952) poeta, scrittore e giornalista italiano

Fiato di vulcano, p. 34
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“Come fiamma più cresce più contesa | dal vento, ogni virtù che 'l cielo esalta | tanto più splende quant'è più offesa.”

Michelangelo Buonarroti (1475–1564) scultore, pittore, architetto e poeta italiano del XV - XVI secolo

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“Ira è breve furor. (XIX: CXCVI nell'ed. Mestica).”

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“L'abate Cancellieri | Che principiava dal caval di Troia | E finìa colle molle pe' brachieri.”

Giuseppe Gioachino Belli (1791–1863) poeta italiano

da A Cesare Masini pittore e poeta, nei Versi inediti di G. B. Belli romano, Lucca, 1843, pag. 88

“Da Socrate in poi nessuna vita di filosofo può pareggiarsi a quella del solitario olandese [Baruch Spinoza], dove tanto più appare maestoso l'accordo tra pensiero ed essere, quanto più stridente è il contrasto tra l'ira velenosa dei suoi accusatori e la serena intrepidezza dell'accusato.”

Felice Tocco (1845–1911) filosofo italiano

da Biografia di Benedetto Spinoza in Rivista d'Italia, anno II, vol. I, 15 febbraio 1899; citato in Vincenzo Iannuzzi, La filosofia di Spinoza, Napoli 1953

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