“[Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio, dopo la sconfitta alle elezioni amministrative] Non vedo perché il governo non debba rimanere. Abbiamo un mandato di cinque anni e il governo intende rispettare questo mandato e lavorare per il programma, che è la cosa più importante. Io miro alla realizzazione del programma, tutto il resto è strumentale.”

dal sito di Forza Italia, giugno 2004

Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
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politico e imprenditore italiano 1936

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“Il presidente del Consiglio è la più alta Istituzione eletta dal popolo (sic). Questa legge in un Paese normale sarebbe stata votata in cinque minuti, serve a garantire che il Governo possa occuparsi, nello svolgimento del suo mandato, dei problemi del Paese.”

Roberto Cota (1968) politico e avvocato italiano

dopo l'approvazione in prima lettura del DDL sul "legittimo impedimento" fonte Legittimo impedimento alla Camera: il disegno di legge passa tra le polemiche, L'Unione Sarda.it http://unionesarda.ilsole24ore.com/Articoli/Articolo/166728, 3 febbraio 2010

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“R: Rispondo di essere il ministro della Giustizia del governo Berlusconi. Porta avanti lealmente quello che è il programma del Governo Berlusconi e della Casa delle Libertà. […]”

Enzo Biagi (1920–2007) giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano

Con Michail Gorbacev; un bilancio della perestroika, Con il ministro leghista Castelli

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“La Costituzione non fa distinzione fra elettori alle elezioni politiche e amministrative. Non vorrei mai tra cinque anni e un mese trovarmi un presidente [di regione] abbronzato.”

Umberto Bossi (1941) politico italiano

a proposito dell'apertura di Gianfranco Fini al voto agli immigrati regolari alle elezioni amministrative
citato in Corriere della sera, 5 settembre 2009

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“[Leggendo il contratto con gli italiani] Nel caso che al termine di questi 5 anni di governo almeno 4 su 5 di questi traguardi non fossero stati raggiunti, Silvio Berlusconi si impegna formalmente a non ripresentare la propria candidatura alle successive elezioni politiche.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2001
Origine: Dal contratto con gli italiani; letto durante la trasmissione televisiva Porta a Porta, Rai 1, 8 maggio 2001.

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“[Famosa gaffe] Proprio perché non è possibile separare programma e solidarietà politica e di Governo, è doveroso dirle ora con onestà e con chiarezza che programma e Governo simul stabunt aut simul cadunt.”

Claudio Martelli (1943) politico, giornalista e conduttore televisivo italiano

da un intervento alla Camera dei deputati, 21 aprile 1988
Origine: Rivolto a Ciriaco De Mita, durante il dibattito sulla fiducia al Governo. La frase latina fu espressa in modo errato da Martelli. Il resoconto stenografico http://legislature.camera.it/_dati/leg10/lavori/stenografici/sed0118/sed0118.pdf della seduta riporta tuttavia la citazione latina nella versione corretta (simul stabunt vel simul cadent, ovvero: insieme staranno, insieme cadranno); la terza persona plurale del futuro del verbo "cado" infatti è "cadent" e non "cadunt". Secondo alcuni http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/07/07/quando-politici-si-rifugiano-nel-latino.060quando.html, Martelli fu subito ripreso in aula da Alessandro Natta (ma non vi è traccia nei resoconti ufficiali). Bettino Craxi ripeté l'errore al Tg2 alcuni giorni dopo; la frase venne ripresa con lo stesso errore verbale dai media con ampia risonanza nelle settimane successive. Il 18 maggio 1988 la citazione fu oggetto di un'ironica interrogazione parlamentare http://legislature.camera.it/_dati/leg10/lavori/stenografici/sed0129/sed0129.pdf in cui i deputati Ciafardini, Soave, Nicolini e Testa chiesero al Ministro della pubblica istruzione se fosse "opportuno emanare una circolare a tutte le scuole dell'ordine classico per rassicurare gli studenti che la lingua latina, seppur morta, non è cambiata".

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