“[Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio, dopo la sconfitta alle elezioni amministrative] Non vedo perché il governo non debba rimanere. Abbiamo un mandato di cinque anni e il governo intende rispettare questo mandato e lavorare per il programma, che è la cosa più importante. Io miro alla realizzazione del programma, tutto il resto è strumentale.”
dal sito di Forza Italia, giugno 2004
Argomenti
amministrativa , consiglio , cosa , elezione , forza , giugno , governo , mandato , presidente , programma , realizzazione , resto , sconfitto , sito , dopo , importanteSilvio Berlusconi 716
politico e imprenditore italiano 1936Citazioni simili

dopo l'approvazione in prima lettura del DDL sul "legittimo impedimento" fonte Legittimo impedimento alla Camera: il disegno di legge passa tra le polemiche, L'Unione Sarda.it http://unionesarda.ilsole24ore.com/Articoli/Articolo/166728, 3 febbraio 2010

Con Michail Gorbacev; un bilancio della perestroika, Con il ministro leghista Castelli
Una lezione di stile e moralità.
Origine: Da Allegri o Berlusconi: a chi serve Ibrahimovic? http://www.repubblica.it/rubriche/visti-dallala/2010/08/29/news/juve_ibra-6607438/?ref=HREC2-9, Repubblica.it, 29 agosto 2010.

a proposito dell'apertura di Gianfranco Fini al voto agli immigrati regolari alle elezioni amministrative
citato in Corriere della sera, 5 settembre 2009

3<sup>a</sup> puntata
Decameron (programma tv)

“Niente è così permanente come un programma provvisorio del governo.”

2001
Origine: Dal contratto con gli italiani; letto durante la trasmissione televisiva Porta a Porta, Rai 1, 8 maggio 2001.

da un intervento alla Camera dei deputati, 21 aprile 1988
Origine: Rivolto a Ciriaco De Mita, durante il dibattito sulla fiducia al Governo. La frase latina fu espressa in modo errato da Martelli. Il resoconto stenografico http://legislature.camera.it/_dati/leg10/lavori/stenografici/sed0118/sed0118.pdf della seduta riporta tuttavia la citazione latina nella versione corretta (simul stabunt vel simul cadent, ovvero: insieme staranno, insieme cadranno); la terza persona plurale del futuro del verbo "cado" infatti è "cadent" e non "cadunt". Secondo alcuni http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/07/07/quando-politici-si-rifugiano-nel-latino.060quando.html, Martelli fu subito ripreso in aula da Alessandro Natta (ma non vi è traccia nei resoconti ufficiali). Bettino Craxi ripeté l'errore al Tg2 alcuni giorni dopo; la frase venne ripresa con lo stesso errore verbale dai media con ampia risonanza nelle settimane successive. Il 18 maggio 1988 la citazione fu oggetto di un'ironica interrogazione parlamentare http://legislature.camera.it/_dati/leg10/lavori/stenografici/sed0129/sed0129.pdf in cui i deputati Ciafardini, Soave, Nicolini e Testa chiesero al Ministro della pubblica istruzione se fosse "opportuno emanare una circolare a tutte le scuole dell'ordine classico per rassicurare gli studenti che la lingua latina, seppur morta, non è cambiata".