“Per quanto ne sappiamo, l'entropia cresce in tutta la porzione di universo osservabile dalla Terra. Non ci pare probabile, ma nulla comunque esclude, che al di là dell'orizzonte delle particelle che segna il limite massimo delle osservazioni esistano regioni in cui la freccia del tempo è invertita rispetto alla nostra ed in cui l'entropia diminuisce. Non oso pensare alle complicazioni teoriche ed osservative che sorgerebbero se la materia contenuta in una di queste regioni anomale cominciasse ad interagire con la nostra.”

—  Tullio Regge

cap. 8, p. 52
Infinito

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 22 Maggio 2020. Storia
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Tullio Regge 10
fisico, matematico e politico italiano 1931–2014

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“[Napoli] È stata una capitale europea troppo a lungo per accontentarsi di essere solo un capoluogo di regione, questo ne fa un'isola anomala.”

Erri De Luca (1950) scrittore, traduttore e poeta italiano

Origine: Citato in De Luca: «Il mio nuovo romanzo? Napoli, libertà e silenzi...» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2009/gennaio/28/Luca_mio_nuovo_romanzo_Napoli_co_7_090128070.shtml, Corriere della sera, 28 gennaio 2009.

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“C'è una oscura regione della terra che manda per il mondo degli esploratori.”

Karl Kraus (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista austriaco

Detti e contraddetti

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“Proprio come il costante aumento di entropia è la legge fondamentale dell'universo, così è la legge fondamentale della vita di essere sempre più altamente strutturata e di lottare contro l'entropia. Entropia è una grandezza termodinamica che misura il grado di disordine presente in un sistema, incluso l'universo. E in natura l'entropia è spontaneamente sempre in crescita, cioè la tendenza naturale delle cose è verso il caos anziché verso l’ordine. E anche nella vita è così. Ecco alcuni esempi di quello che voglio dire. Immaginiamo che ci sia un campo d'erba. Non si trasformerà spontaneamente in un bel prato inglese ben curato; piuttosto, l'erba continuando a crescere, trasformerà il campo in un groviglio spaventoso di erbacce. Nel campo aumenta il caos, piuttosto che ordine. Se questo campo è il mio giardino, e se voglio un prato inglese ben curato invece di una giungla, dovrò con il rasaerba far retrocedere con fatica l'entropia (in gergo, falciare il prato), contrastando con il mio lavoro il naturale evolvere della situazione che naturalmente tende verso il caos, il disordine. Devo dare altri esempi? Quando le foglie in autunno cadono dagli alberi, naturalmente cadono in mucchi ordinati sul terreno? Ovviamente no; cadono caoticamente in tutto il prato, e se voglio mucchi ordinati, dovrò fare personalmente pulizia. La polvere in casa mia si accumula naturalmente nel cestino? Sfortunatamente no; finisce dappertutto, dove capita, e se voglio una casa pulita e ordinata, dovrò far retrocedere l'entropia (in gergo, spolverare). Il governo è un altro esempio; i governi non sono naturalmente stabili. La maggior parte dei principali paesi del mondo hanno avuto un grande cambiamento di governo negli ultimi cento anni. "Elenco delle rivoluzioni e ribellioni" di Wikipedia registra 215 tali eventi dal 1900 - più del numero di paesi in tutto il mondo! Un governo stabile nel mondo è una cosa molto rara e insolita, e richiede una incredibile quantità di equilibrio per garantire la stabilità (in gergo, democrazia). Il movimento naturale dei governi, come ogni cosa, è verso il caos. L’uso del motore dell’automobile migliora nel tempo? No, si usura e poi si rompe. La sua evoluzione non è verso l'ordine, si verso il caos. Se si trascura una strada, si riparano da sole le buche che si formano? Il tuo corpo, invecchiando, si ripara da sé, o si acciacca sempre di più e, infine, si arrende? Quando passa un uragano, si lascia dietro edifici luccicanti nuovi di zecca o, nella sua scia solo macerie e distruzione? In realtà, c'è qualche forza nell'universo che crea naturalmente ordine? Non penso proprio: l'uomo con il suo duro lavoro può solamente ritardare di poco l'inevitabile caos totale; alla fine l'entropia vincerà sempre e comunque. Vi pare che potremo battere l'universo e le sue intenzioni? (tratta da Lettera aperta a Gustáv Husák, 8 aprile 1975).”

Václav Havel (1936–2011) scrittore, drammaturgo e politico ceco
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“Là dove cresce il dolore è terra benedetta.”

1958, p. 68
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