“Sharon è un uomo politico che suscita applausi, approvazioni, ma che ottiene per fortuna, almeno per ora, pochi voti. E questo atteggiamento è forse rivelatore di quel che si agita negli animi di molti israeliani: da un lato l'intransigenza che spinge a rifiutare la minima concessione ai palestinesi, a non abbandonare un solo brandello della Cisgiordania occupata, dall'altro una certa esitazione ad affidare la gestione di quella intransigenza a uomini come Sharon, che la sbandierano con tracotanza e domani l'amministrerebbero pericolosamente.”

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 27 Gennaio 2019. Storia

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“Era considerato un «criminale di guerra» dai palestinesi e un politico avventuroso da molti intellettuali israeliani. Un uomo imprevedibile, spericolato e intraprendente. Amante della guerra ma anche della quiete nella sua fattoria modello doveva faceva l'agricoltore. Interdetto come ministro della Difesa, dopo un lungo periodo di disgrazia, è diventato primo ministro. Un capo del governo capace di sorprendere, di stupire, così come aveva sorpreso e stupito come capo militare. Ha deciso la costruzione del muro fra i territori palestinesi e Israele, e al tempo stesso ha abbandonato Gaza ai palestinesi. Una concessione territoriale al momento eccezionale, rivelatasi poi insidiosa per l'autorità palestinese, dominata dall'Olp moderata, che ha perduto il controllo di quella provincia, dominata dalla più intransigente Hamas. L'iniziativa di Sharon tendeva forse a dividere gli avversari, ma era accompagnata da una politica tesa a stabilire rapporti distensivi con molti paesi arabie con gli stessi palestinesi. Da uomo di una destra spesso estrema, che aveva favorito l'insediamento di numerose colonie israeliane in Cisgiordania, è diventato un politico aperto a soluzioni pacifiche. Ha abbandonato il Likud e ha fondato un partito di centro, Kadima per questo è stato accusato di tradimento da alcuni suoi amici. E per non pochi vecchi nemici è apparso invece come un leader capace di favorire una vera intesa. La sua energia sembrava rivolta verso una giusta direzione. Ma il suo cervello ha ceduto. È intervenuta la morte cerebrale. Otto anni dopo diventata morte totale.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano
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