“Il vegetarianesimo, per es., è una cospicua scelta che viene fatta nel campo degli esseri subumani. Si decide di rinunciare al cibo che comporti uccisione di animali; e con ciò stesso muta il nostro modo di avvicinarsi ad essi, il nostro modo di considerarli; si accetta sorridendo ma con fermezza l'apparente stranezza che galline e pecore, dopo averci dato uova e lana, «muoiano di vecchiaia»; si amplia, al posto della violenza spietata alle sofferenze e all'uccisione, quel piano di collaborazione in cui consiste l'incremento della civiltà. Questa «sospensione» introdotta nella leggerezza sterminatrice e nella freddezza utilitaria si riflette in accrescimento di valore interiore. Ma c'è di più e forse il meglio. Io debbo confessare che, pur avendo un notevole interesse all'esistenza degli animali, mi decisi al vegetarianesimo nel 1932, quando, nell'opposizione al fascismo, mi convinsi che l'esitazione ad uccidere animali, avrebbe fatto risaltare ancora meglio l'importanza del rispetto dell'esistenza umana.”

Il problema religioso attuale

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“In tal modo era taciuta l'uccisione di Dio, ma un crimine la cui espiazione richiedeva che una vittima fosse immolata non poteva esser stato che un omicidio.”

Sigmund Freud (1856–1939) neurologo e psicoanalista austriaco, fondatore della psicoanalisi

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“Un tale cercava il modo di far fetare alle galline uova quadre, per facilitarne l'imballaggio.”

Alberto Savinio (1891–1952) scrittore, pittore e compositore italiano

da Nuova enciclopedia, Adelphi
Nuova enciclopedia

“Io ho smesso di mangiare animali nel 1987, ma sono diventato vegano solo il primo gennaio 2011, eppure non ho cambiato le mie motivazioni: quando decisi di passare al vegetarismo, lo feci perché non volevo contribuire all'uccisione di animali. […] fingevo di non sapere che la produzione di latte e uova è parte della stessa catena di sfruttamento e morte che produce la carne. Non andavo fino in fondo nei miei pensieri e nelle mie scelte […]. Quando diventi vegetariano, i familiari e gli amici si preoccupano per la tua salute e tu cominci a sentirti diverso; sai che ogni invito a pranzo comporterà la necessità di spiegare i motivi per cui non mangi carne e così via. Alla fine i più si fermano lì e non osano andare oltre: dire no a tutto ciò che comporta sfruttamento e morte per gli animali, quindi latte, uova, lana eccetera. Sembra impossibile, una cosa da estremisti e asociali. Ma bisogna ricordare che estremisti e asociali erano definiti i vegetariani fino a poco tempo fa; ora che il vegetarismo è più diffuso e accettato, quest'etichetta è passata a stigmatizzare i vegani. […] In realtà credo che l'unico modo per essere davvero vegetariani, cioè rispettosi degli animali, sia la scelta vegan e spero che presto il termine vegetariano torni ad indicare un'alimentazione a base vegetale e non lacto-ovo-vegetariana come avviene ora.”

Lorenzo Guadagnucci (1963) giornalista italiano

Origine: Dall'intervista di Lorenzo Strisciullo, Intervista a Lorenzo Guadagnucci http://www.mangialibri.com/interviste/intervista-lorenzo-guadagnucci, mangialibri.com, 2013.

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“Allevare bovini, maiali e galline all'aperto e non in batteria migliora indubbiamente la loro condizione, ma gran parte dei vegani diventa tale perché non desidera sentirsi colpevole di neppure una delle fasi dell'allevamento e dell'uccisione di questi animali.”

Origine: Dalla prefazione http://books.google.it/books?id=GcOFAwAAQBAJ&pg=PT22 a Suzanne Havala Hobbs, Vivere vegetariano for dummies, a cura di Cecilia Bobba, traduzione di Sara Crimi e Laura Tasso, Hoepli, Milano, 2014. ISBN 978-88-203-6367-3

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