“Una immagine analoga compare nella filosofia di Leibniz il quale considerava il mondo come costituito da sostanze fondamentali chiamate «monadi», ciascuna delle quali rispecchiava l'intero universo. Ciò lo portò a una concezione della materia che presenta analogie con quella del buddhismo Mahāyāna e con la teoria bootstrap degli adroni.”

Origine: Analoga alla teoria del bootstrap in fisica, come più oltre specificato, teoria nella quale non esisterebbero costituenti fondamentali dell'universo, che come mattoncini aggregandosi creano la complessità, ma ogni singola parte è in connessione con tutte le altre ed è la coerenza di tutte le connessioni reciproche a creare la complessità.
Origine: Il Tao della fisica, p. 345

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 04 Giugno 2020. Storia
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Fritjof Capra 18
fisico e saggista austriaco 1939

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“Il mondo che vediamo, disse Socrate,
È solo un'ombra, ingannevole illusione.
Il giovane Leibniz disse che siamo monadi;
Ma non gli funzionavano le gonadi.”

Philip José Farmer (1918–2009) scrittore e autore di fantascienza statunitense

Origine: Venere sulla conchiglia, p. 116

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“Per dessert, ci fu servita una cassata alla Tortoni che mi fece venire in mente quella frase notevole di Leibniz: "Le monadi non hanno finestre."”

Woody Allen (1935) regista, sceneggiatore, attore, compositore, scrittore e commediografo statunitense

2004
Effetti collaterali (Side Effects), "Fabrizio's": critica e replica

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“È illegittimo dire o supporre che il mondo costituito delle idee esista in qualche luogo. In quale maniera esso sia organizzato, lo ricaveremo dall'attenta osservazione di certe analogie con esso presenti nelle cose del nostro mondo. Quando si fonda una città, per soddisfare la smisurata ambizione di un re o di un qualche governante… capita a volte che si presenti un architetto provvisto di una specifica formazione il quale… in un primo momento abbozza nella propria mente un piano di quasi tutte le parti che dovranno costituire la futura città… poi, dopo aver fissato nella propria anima, come su un modello di cera, la delineazione di ogni singola parte, porta impressa in sé l'immagine della città creata dal suo pensiero. In seguito, grazie alla memoria innata in lui, rievoca le immagini e, mentre ne accentua ancora più i caratteri, alla maniera di un valente artigiano comincia a costruire la città fatta di pietre e di legname, con l'occhio della mente fisso al modello, adeguando le realtà materiali a ciascuna delle idee incorporee. Qualche cosa di analogo si deve appunto pensare riguardo a Dio e supporre che, quando concepí il disegno di fondare "la grande città", in una prima fase ne strutturò nella propria mente i modelli secondo cui sarebbe stata creata, componendo i quali portò a compimento prima il mondo intelleggibile e poi, servendosi di esso come prototipo, quello sensibile.”

Filone di Alessandria (-15–45 a.C.) filosofo ellenistico di cultura ebraica

Origine: Da De opificio mundi; citato in Giulio Busi, Qabbalah visiva.

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“Osservatoii filosofi hanno affermato, che tutti gli abitanti del paese da vigne, aveano un carattere analogo a quello Jci loro vini.”

Pierre Jean Georges Cabanis (1757–1808) medico, fisiologo e filosofo francese

Origine: Rapporti del fisico e del morale dell'uomo, p. 82

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“Tutti i termini filosofici sono metafore, analogie, per così dire congelate, il cui significato autentico si dischiude quando la parola sia riportata al contesto d'origine, certo presente in modo vivido e intenso alla mente del primo filosofo che la impiegò.”

Hannah Arendt (1906–1975) filosofa, storica e scrittrice tedesca

Origine: Da La vita della mente, a cura di Alessandro Dal Lago, traduzione di Giorgio Zanetti, Ed. Il Mulino, 1987.

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