“Volevo smettere,
ma ho pensato che è un peccato, abbandonare l'universo immacolato di ste lettere.

Adoro farle flettere e nell'istante baciarle,
è come un paradiso inaspettato, fa riflettere.

Sono lettere leggere,
sono quelle che escono dal cuore,
come il profumo innato di fiori di primavera: sono vere.

Tu accarezzi il dolore e dopo ti volti,
perché la tua anima ha un cattivo odore...
tu non hai oscurato il sole, sono quelle mani che ti coprono gli occhi, impostore.

Impara,
metti in pratica,
tu, non hai bisogno di una piuma per aprire il cuore,
hai bisogno di una tenaglia.

E mentre c'è chi nasce senza corazze,
c'è chi si nasconde, dimenticando la sua chiave.
Poi ci sei tu, che dentro, solo sabbia,
nulla cresce, nulla nasce, hai dimenticato come si fa scavare?

Rileggi e trova la tua anima,
falla risplendere.”

Ultimo aggiornamento 23 Ottobre 2024. Storia

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“La mia letteratura è come una serie di lettere indirizzate a me stesso, che io vi permetto di leggere.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

17 maggio 1894; Vergani, p. 76
Diario 1887-1910

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