“Śiva, essenza unica di ogni esistenza, è dunque il Signore della danza (naṭarāja). Con una delle sue molte mani tiene il tamburo le cui vibrazioni sonore generano il tempo e lo spazio provocando l'emanazione dell'universo; con un'altra brandisce il fuoco del riassorbimento. Il movimento della danza nasconde la sua essenza, avvolgendolo nelle fiamme della manifestazione, mentre il fuoco del riassorbimento, spazzando via tutto, la rivela; egli rimane immobile al centro di questa duplice attività, fonte di ogni potenza e ostentando impassibile le energie più feroci, i movimenti più opposti; l'emanazione e il riassorbimento, l'oscuramento e la grazia, la ritrazione e il dispiegamento.”

Origine: La Kuṇḍalinī o L'energia del profondo, pp. 25-26

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 04 Giugno 2020. Storia

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“Śiva come manifestazione dell'energia ritmica primordiale è il 'signore della danza' (Naţarāja). L'universo cosmico è il suo teatro.”

Alain Daniélou (1907–1994) storico delle religioni e orientalista francese

Origine: Śiva e Dioniso, Citazoni, p. 181

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“L'essere contingente (mumkin) non può assolutamente fare a meno dell'Essere eterno (qadīm): L'esistenza di quello è l'Esistenza di questo. Quanto invece all'essenza e alla forma concreta dell'essere contingente, queste sono diverse dall'Essere eterno, poiché da esso sono distinte. Tuttavia, l'esistenza per la quale queste due cose [cioè il creato e l'Eterno] esistono è una sola, [differente solo nel fatto che] nell'Eterno è una Esistenza di per sé mentre nel creato dipende da un altro. Così l'Eterno esiste e, quanto all'esistenza, Egli è la Sua stella Essenza, mette il creato esiste e, quanto all'esistenza, è l'Essenza dell'Eterno; ma non è affatto vero che il creato sia puramente e semplicemente l'Essenza dell'Eterno, come è altrettanto errato credere che l'Eterno sia l'essenza stessa del creato; ognuno dei due è differente dall'altro, sia nell'essenza che negli attributi. Entrambi tuttavia coincidono nel fatto che sono la manifestazione di un'unica esistenza e nel fatto che per questa persistono. Comunque, questa esistenza unica all'Eterno viene da Se stesso mentre al creato viene dall'Eterno e non da se stesso; e ancora, l'esistenza unica nell'Eterno è un'esistenza assoluta (mutlaq), secondo un aspetto che non può essere più elevato, mentre nel creato è un'esistenza limitata (muqayyad), secondo un aspetto che si confà appunto al creato, aspetto inferiore al primo, di un'inferiorità che procede tutto dal lato del creato e non dell'Eterno.”

Abd al-Ghani al-Nabulsi (1641–1731) mistico (sufi)

Origine: Izutsu pag. XII

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